"La Siae non darà seguito alla richiesta di riscatto. Abbiamo già provveduto a fare la denuncia alla polizia postale e al garante della privacy come da prassi.

Verranno poi puntualmente informati tutti gli autori che sono stati soggetti di attacco.

Monitoreremo costantemente l'andamento della situazione cercando di mettere in sicurezza i dati  degli iscritti della Siae".

Questo è quanto dichiarato all'Ansa dal dg della Siae, Gaetano Blandini, a seguito dell'attacco hacker di cui la società è stata vittima il 18 ottobre.

Stavolta, nessun computer è stato bloccato, nessun dato dato è stato criptato.  Il problema è che sono stati sottratti 60 Gigabyte di dati custoditi da Siae, inclusi conti correnti, fatture e contratti. 

L'avvenuta sottrazione dei dati è stata scoperta il giorno successivo al furto e sono state avviate le indagini per identificare gli autori che hanno già chiesto un riscatto per non diffonderli in rete.

A condurle è la Polizia postale, attraverso il compartimento di Roma del Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche).