Nelle prossime ore, nel carcere federale di Terre Haute, in Indiana, si eseguirà la tredicesima e ultima esecuzione capitale dell'era Trump. Prima della sua amministrazione, nelle carceri federali degli Stati Uniti, dal 1963 erano state eseguite tre condanne a morte. 

Joe Biden, che entrerà in carica mercoledì prossimo, ha detto che con il Congresso si adopererà per porre fine alla pena di morte.

E mentre da un lato manda a morte le persone, dall'altro Trump le grazia... purché siano suoi amici e abbiano un portafoglio che consenta loro di finanziarlo.

Secondo la CNN - che ha ricevuto un'indiscrezione sull'argomento - sarebbero un centinaio le persone che riceveranno il "perdono presidenziale" entro martedì. Nella nutrita lista, al momento, non sarebbe però incluso lo stesso Trump, anche se non è detta l'ultima parola. Il New York Times, invece, entra nello specifico riportando le cifre di quello che è in pratica un vero e proprio mercato.

Nel frattempo, in alcuni Stati - tra cui Texas, Oregon, Michigan, Ohio... - manifestanti pro Trump domenica scorsa hanno accennato proteste, per fortuna poco seguite, davanti alle rispettive sedi istituzionali. Alcune di quelle persone erano mascherate, provviste di zaini, giubbotti anti-proiettile, cartucciere e, naturalmente, armi pesanti. Stesse scene sono temute mercoledì prossimo in occasione del giuramento di Biden nel giorno del suo insediamento.

Quanto sopra accennato, meglio di fiumi di parole, dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio chi sia Donald Trump e che cosa sia stata la sua amministrazione nei 4 anni della sua presidenza.

Eppure, nel mondo, ci sono politici che pretendono di prenderlo ad esempio per ripetere le sue nefandezze anche nelle proprie nazioni, Italia compresa.