Come già anticipato ieri l'amministrazione Usa guidata da Joe Biden ha nuovamente concesso ad Israele il via libera per continuare il proprio genocidio a Gaza.
Nonostante nell'ultimo rapporto dell'OHCHR venissero ricordate tutte le attività criminali che lo Stato ebraico sta ancora commettendo nella Striscia, tra cui l'impedimento dell'arrivo degli aiuti umanitari, "Genocide Joe", per l'ennesima volta, è venuto meno al suo ultimatum con cui dava un mese di tempo al governo Netanyahu per far confluire nella Striscia aiuti minimi sufficienti, specialmente al nord, per far fronte alla carestia in atto a Gaza che, insieme ai bombardamenti, sta causando vittime tra i civili.
Una settimana fa il segretario alla Difesa Austin giudicava gli aiuti insufficienti. Nelle ultime ore, magicamente, il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Vedant Patel, ha riconosciuto durante una conferenza stampa che Israele ha implementato alcuni, ma non tutti, i passaggi richiesti dagli Stati Uniti nella lettera inviata lo scorso 13 ottobre, dichiarando che al momento l'amministrazione USA non ha evidenze che gli israeliani stiano violando la legge statunitense.
In caso contrario, va ricordato, Washington avrebbe sospeso l'invio di armi a Tel Aviv.
Per rendere credibile, non si sa a chi, l'ennesima messinscena quasi sicuramente architettata dai dem per tentare di raccattar voti alle presidenziali del 5 novembre tra gli elettori pro Pal, Patel ha elencato le misure adottate da Israele negli ultimi 30 giorni a supporto della decisione di Biden: la riapertura del valico di Erez nel nord; l'apertura del valico di Kissufim nel centro; l'esenzione da alcuni requisiti doganali per le organizzazioni umanitarie; l'apertura di nuove rotte per la consegna degli aiuti; la ripresa della consegna degli aiuti nel nord dopo un assedio durato quasi un mese; l'espansione della zona umanitaria costiera di Muwasi verso l'entroterra; l'istituzione di periodiche pause umanitarie.
E così, ieri a Washington, il presidente israeliano Isaac Herzog ha potuto ringraziare sinceramente e calorosamente il presidente degli Stati Uniti Joe Biden per l'aiuto da lui fornito nel consentire ad Israele di mettere in atto il genocidio a Gaza, allestire le condizioni per l'annessione della Cisgiordania e radere al suolo anche il Libano, non solo quello meridionale.
Il numero ufficiale delle vittime ad opera dell'IDF a Gaza, ormai quasi del tutto rasa al suolo, è di almeno 43.712 morti e 103.258 feriti. Nelle ultime 24 ore,. i palestinesi uccisi sono stati 47 e 182 quelli feriti.