Mentre Cina e USA sembrano manifestare molte aperture verso le criptovalute, o almeno verso la tecnologia di base, la Russia potrebbe invece muoversi in controtendenza.
E' stata infatti presentata alla Duma una proposta (rista tale finora) per vietare del tutto ogni forma di commercializzazione e utilizzo dei criptoasset.
Il divieto comprenderebbe la vendita, lo scambio e perfino il "mining" (ovvero la creazione) delle criptovalute.
Ma sarebbe logico ritenere che il Cremlino decida di rimanere escluso dal mercato delle valute digitali, quando anche Cina e USA hanno dato ampi segnali di voler andare in senso opposto?