In conferenza stampa da Palazzo Chigi, domenica sera, il premier Giuseppe Conte ha riassunto, per sommi capi, i provvedimenti per la cosiddetta fase 2.

Quello che il premier ha voluto sottolineare è che anche dal 4 maggio, nonostante gli allentamenti, sarà comunque necessario mantenere le distanze di sicurezza, almeno un metro, anche se sarà possibile comunque ritornare a far visita ai parenti... indossando mascherina e dimenticandosi di baci e abbracci.

Se non rispettassimo la distanza sociale e le precauzioni minime - ha detto Conte - la curva del contagio riprenderebbe ad aumentare e in tal caso i danni per il Paese sarebbe irreversibili. D'ora in poi il senso di responsabilità degli italiani non dovrà venir meno.

Prima di elencare le novità del nuovo dpcm, Conte non ha dimenticato di citare l'attività svolta dal Governo in Europa, definendo il recovery fund un  successo del nostro Paese, anche se per ora la misura è solo un principio politico, che dovrà quanto prima essere tradotto in sostanza.

Inoltre, anche quanto fatto dall'esecutivo in fatto di ristoro per le difficoltà economiche degli italiani, nonostante critiche e lamentele per i ritardi, non è stata poca cosa dato il numero di domande che sono arrivate all'INPS: 11 milioni dall'inizio della crisi. 3,5 milioni, ad oggi, i bonus liquidati dall'istituto di previdenza. Per quanto riguarda i 600 euro, il provvedimento potrebbe essere rinnovato e per chi lo ha già richiesto, la prossima volta potrà farlo "con un semplice click".

Sono allo studio anche misure per le imprese, in modo anche da favorire un aumento dell'occupazione, oltre al sostegno per il pagamento di affitti e bollette. Tutti i settori non saranno dimenticati, a partire dal turismo e saranno elencati in un decreto ad hoc, definito Sblocca Paese.



Come dovremo comportarci per attuare la fase 2?

Di sicuro dovremo sistematicamente adottare dispositivi di protezione individuale, a partire dalle mascherine, della cui produzione si sta occupando il commissario Arcuri e i cui prezzi saranno calmierati: non potranno superare i 50 centesimi. L'Iva non sarà applicata.

Con le nuove misure, in vigore dal 4 fino al 18 maggio, saranno consentiti gli spostamenti all'interno della regione. Gli spostamenti da una regione all'altra dovranno essere giustificati e saranno limitati, anche se saranno comunque consentiti quelli per i ricongiungimenti familiari.

Chi ha febbre oltre 37,5° e sintomi influenzali deve obbligatoriamente rimanere a casa e contattare il proprio medico. 

I divieti di assembramento rimangono, anche se sarà possibile accedere a parchi e luoghi pubblici, purché sia garantito il contingentamento degli ingressi.

Anche le cerimonie funebri potranno riprendere. Dovranno tenersi possibilmente all'aperto e sarà permessa solo la presenza dei congiunti, con un massimo di 15 persone. Per le messe bisognerà attendere.

Ai bar e ai ristoranti sarà consentito l'asporto. I clienti dovranno entrare uno alla volta e cibi e bevande  dovranno essere consumati in casa o in ufficio.

Le aziende di manifattura e costruzioni potranno riaprire, così come il commercio all'ingrosso funzionale a quei due settori, salvo applicare le indicazioni relative ai protocolli di sicurezza stabiliti il 24 aprile

Per i mezzi di trasporto, di cui i lavoratori dovranno ritornare a fare uso, vale il protocollo di sicurezza redatto il 20 marzo.

Le regioni dovranno giornalmente inviare i dati sanitari sull'andamento del contagio al ministro della Salute che potrà decidere di "chiudere" territorialmente il "rubinetto", se lo riterrà necessario, in base alle indicazioni del comitato scientifico.

Dal 18 maggio, invece, riapriranno commercio al dettaglio, musei, mostre e biblioteche, così come i centri per la cura della persona (parrucchieri, estetiste, ecc.), oltre a bar e ristoranti.

L'attività motoria e sportiva sarà consentita anche oltre i 200 metri. 

Da ricordare comunque che rimane l'obbligo della certificazione per motivare gli spostamenti. 

E a proposito di sport, gli allenamenti degli atleti, professionisti e non, delle discipline controllate dal Coni potranno riprendere a porte chiuse dal 4 maggio, ma solo per quanto riguarda gli sport individuali. Gli sport di gruppo, come il calcio, potranno riprendere gli allenamenti dal 18 maggio. Sulla ripresa dei campionati... si deciderà in seguito.

Confermata la chiusura definitiva delle scuole per il rischio di innalzamento del contagio che diversamente, secondo gli esperti, avverrebbe nel giro di un paio di settimane. Le lezioni in classe riprenderanno a settembre, anche se sono ancora allo studio le modalità. Gli esami di Stato saranno garantiti... anche se Conte non ha specificato come.


Richiamando questa pagina è possibile leggere le "70" pagine che riassumono i provvedimenti presi dal Governo che entreranno in vigore dal 4 maggio. Alcune restrizioni scadranno il 17 maggio, altre alla fine del mese... purché i numeri del contagio non riprendano a salire.