Dall'11 al 16 FEBBRAIO alla SALA UMBERTO in Roma andrà in scena LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR di William Shakespeare nell'adattamento di Edoardo Erba e per la regia di Serena Sinigaglia.
Le allegre comari di Windsor del sublime Bardo sono riadattate, tagliate e montate con ironia innestando brani, suonati e cantati dal vivo dal Falstaff di Verdi.
In scena solo la signora Page, la signora Ford, la giovane Anne Page e la serva Quickly, che danno parola anche ai personaggi maschili, assenti ma molto presenti: mariti, amanti, e, soprattutto, il più grande, non solo per stazza, Falstaff. Da lui tutto comincia e con lui tutto finisce. Le identiche lettere d’amore che il Cavaliere invia alle signore Page e Ford sono il pungolo per trasformare il solito noioso e britannico pomeriggio di tè in uno sfrenato gioco dell’immaginazione, del desiderio, del divertimento. “Punire” quel porco di Falstaff, che osa far loro esplicite richieste d’amore, diventa il grimaldello per sentirsi ancora vive. Senza Falstaff, non ci sarebbe divertimento o sfogo per le signore Page e Ford, che sono donne di mezza età, borghesi, annoiate e un pizzico bigotte, con routine consolidate, mariti assenti e desideri sopiti.
«Per la sua ostentata dissolutezza in Falstaff si possono scorgere dei tratti di Don Giovanni e respirare aria buona di libertà; nella sua evidente “decadenza” si rispecchia quanto di più umano e disarmato si possa concepire», scrive la Sinigaglia. La regista ha voluto in scena anche una fisarmonicista che, oltre a suonare dal vivo le note di Verdi, interpreta Fenton, il grande amore di Anne, «un ruolo “en travesti” – prosegue – come vuole la tradizione shakespeariana (ma al contrario!)».
#carlomarinoeuropeannewsagency