Lo stadio Artemio Franchi di Firenze, opera dell'architetto Pier Luigi Nervi non si potrà abbattere, ma si potrà intervenire sulla struttura esistente, con l'opzione di una copertura integrale e curve vicine al campo.Questo è quanto il Ministero per i Beni culturali ha inviato a Comune di Firenze e Fiorentina in risposta al progetto presentato da Rocco Commisso per la realizzazione di una nuova struttura che potesse sostituire l'attuale stadio della Fiorentina a Campo di Marte.

Per la conservazione del Franchi si sono mobilitati anche alcuni dei nomi più prestigiosi dall'architettura mondiale, da Tadao Ando a Norman Foster, firmatari di una lettera appello contro la sua demolizione, consegnata al sindaco Dario Nardella da Marco Nervi, nipote dell'architetto che a suo tempo disegnò lo stadio e presidente della Pier Luigi Nervi Project Association.

Ma come disse lo stesso Nervi, il suo stadio aveva un periodo di vita di alcune decine di anni... adesso come tutti possono vedere è un'opera inadatta ai tempi, sia dal punto di vista della "fruizione" dell'evento sportivo (tra l'altro entro breve potrebbe persino non essere più adatto a ospitare gare internazionali), sia dal punto di vista di poter garantire introiti da attività commerciali che possano aumentare le disponibilità economiche della società viola.

Quindi, per salvare la torre di Maratona e le scale elicoidali di accesso a quella tribuna, lo stadio non può essere abbattuto e ricostruito nello stesso luogo. Ma se la Fiorentina si trasferirà da un'altra parte che cosa ne sarà del Franchi? Ed è questo, con una certa perfidia, che fa notare il presidente Commisso nella nota con cui la società gigliata ha commentato la notizia:

In riferimento alla comunicazione ricevuta oggi da parte del MIBACT a firma del Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, ACF Fiorentina comunica che ringrazia tutte le realtà coinvolte, che si sono interessate alla possibile realizzazione di un nuovo stadio per la città di Firenze e i tifosi della Fiorentina nello stesso luogo dove la squadra ha sempre giocato.“Con la nuova Legge Salva Stadi credevo che per il calcio italiano specialmente in questo momento di grave crisi per tutto il Paese, il Governo potesse prendere una direzione più utile per il futuro del sistema calcio e l’economia italiana in generale.Purtroppo, vedo che c’è più interesse a conservare una struttura fatiscente di cemento armato di 90 anni che permettere ai tifosi di assistere a un evento sportivo con tutti i servizi moderni e i comfort di uno stadio all’avanguardia che Firenze avrebbe meritato.Ora immagino che la burocrazia italiana insieme a tutte le realtà che si sono fortemente attivate per evidenziare al Mibact la necessità di salvare il Franchi come Archistar, Fondazioni e Comitati, siano altrettanto rapidi a raccogliere i fondi necessari che occorreranno al Comune per ristrutturare lo stadio.Bisognerà assolutamente evitare che il Franchi possa diventare una struttura abbandonata e cadente nel cuore della bellissima Firenze” ha dichiarato il Presidente della Fiorentina Rocco Commisso.Il tema Stadio Franchi per la Fiorentina è chiuso.

Come recita l'ultima frase, per la Fiorentina il tema Stadio Franchi è chiuso, ma non il tema stadio.

Infatti, da tempo, Rocco Commisso ha opzionato un terreno nel comune limitrofo di Campi Bisenzio, nell'area metropolitana di Firenze non lontano dal parco delle Cascine, dove potrebbe fa sorgere il nuovo stadio della Fiorentina, con i lavori che potrebbero partire entro i prossimi 24 mesi.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, non ha rilasciato finora alcuna dichiarazione.