La circolare del ministero dell'interno dello scorso 1 settembre relativa all'occupazione arbitraria di immobili, in sostanza, dice ai prefetti di accelerarne lo sgombero nel caso questi siano occupati abusivamente. Una misura che il ministero ha deciso di prendere perché, a suo dire, "si sta consolidando un orientamento giurisprudenziale volto a condannare il Ministero dell'Interno a risarcimenti molto gravosi, sulla base di una asserita inerzia che avrebbe determinato una illegittima compromissione dei diritti fondamentali di proprietà e dell'iniziativa economica."

Però, né da parte del ministero dell'Interno, né da parte di altri ministeri collegati al problema, si indicano precise soluzioni relative agli occupanti abusivi di un immobile che potranno finire per strada. Sicuramente le situazioni sono diverse e riguardano problematiche diverse e pertanto, in ogni caso, di difficile soluzione. Quindi, sarebbe impensabile pretendere che il ministero potesse aver previsto procedure ad hoc a seconda di diverse situazioni.

Però, va anche detto che la circolare risolve il problema ipotizzando che chi è sfrattato, nel caso non abbia risorse per ottenere una diversa sistemazione, venga ospitato dai parenti oppure che le strutture locali si attivino per trovare, di vota in volta delle vie d'uscita.

Insomma, nella circolare si dà per sicura l'accelerazione delle procedure di sfratto, mentre l'assistenza a chi finisce per strada sembra rinviata soprattutto alla provvidenza.

A Napoli, ieri mattina, all'interno di un appartamento di via Don Minzoni 6, nei Quartieri Spagnoli, vi è stata l'esplosione di una bombola di gas che ha ucciso una donna di 52 anni e ferito i suoi due figli, trentenni, che sono stati ricoverati in ospedale. La famiglia era sotto procedura di sfratto e aveva appena ricevuto la visita di un ufficiale giudiziario.

Ancora non è stato possibile determinare se quanto accaduto sia conseguenza di un incidente o di un gesto di disperazione. Solo a Napoli, senza bisogno della circolare voluta da Salvini, il numero degli sfratti è intorno ai 2mila all'anno.

È chiaro, quindi, che se queste sono le cifre, il problema degli sfratti riportato su tutto il territorio nazionale assume il carattere di emergenza. Ma tra i tanti annunci del Governo del Cambiamento non esiste alcuna voce relativa alla questione abitativa, tema che neppure in passato, va riconosciuto, era mai stato sollevato e tanto meno trattato dai precedenti governi.

Però, il cambiamento in questi ultimi mesi è stato quello di accelerare la procedura degli sfratti. Ciò potrà contribuire a risolvere l'emergenza abitativa?