L'amministratore delegato del Milan dell'imprenditore cinese Yonghong Li, Marco Fassone, ha riassunto i conti della società rossonera dopo il suo acquisto, rispondendo ad una domanda nel corso della conferenza stampa di presentazione della stagione 2017-2018.
Per chiudere l'operazione di acquisto, il Milan "cinese" ha emesso due emissioni di bond quotati sulla borsa di Vienna con scadenza ottobre 2018 dell'importo complessivo di 128 milioni ad un tasso d'interesse del 7,7%. Entrambe le emissioni sono state sottoscritte dal fondo statunitense Elliott. Questi fondi vanno a copertura dei debiti della società.
Il fondo Elliott ha prestato a Yonghong Li anche altri 180 milioni di euro, sempre con scadenza ottobre 2018, in questo caso per chiudere l'operazione di acquisizione del 99,93% delle quote del club da Fininvest. Il tasso d'interesse per questo importo è dell'11%.
Quindi, fra 18 mesi, il Milan cinese dovrà trovare circa 360 milioni da ridare al fondo Elliott (calcolati gli interessi) se vorrà mantenere intatto l'attuale assetto societario.
Nel frattempo dovrà essere effettuato anche un aumento di capitale per reintegrare il capitale societario minimo previsto andato in negativo nell'ultimo bilancio. Con questa operazione, dovranno essere versati circa 40 milioni.
Ma questo deve essere il Milan dei miracoli. Nonostante che tra 18 mesi debbe trovare una fortuna per restituire il denaro servito per l'acquisto dela società, Yonghong Li ha dato il via libera ad una campagna acquisti senza badare a spese.
Con gli arrivi di Mateo Musacchio, Franck Kessié, Ricardo Rodriguez, André Silva, Fabio Borini, Hakan Calhanoglu e probabilmente Andrea Conti, senza dimenticare che sono previsti ulteriori acquisti di calciatori importanti, il Milan spenderà circa 150 milioni di euro, di cui solo in parte probabilmente rientrerà grazie a qualche cessione.
E se ad un solo giocatore - il portiere Donnarumma - viene concesso un ingaggio di 6 milioni di euro all'anno, è da ritenere che anche la voce stipendi inciderà non poco per le prossime stagioni.
Ma siamo sicuri che il Milan attuale, che non ha ancora vinto nulla e con una squadra che sarà comunque una scommessa, possa permettersi cifre di questa portata?