Due funzionari dell'amministrazione Trump che avevano testimoniato contro di lui nell'inchiesta per l'impeachment legato al caso Ucraina, ieri sono stati licenziati dal presidente degli Stati Uniti.

Ad aver perso il loro incarico sono stati Gordon David Sondland, dal 9 luglio 2018 ambasciatore degli Stati Uniti all'Unione Europea, e Alexander Vindman, tenente colonnello che lavorava alla Casa Bianca in qualità di esperto sulle vicende legate all'Ucraina.

Trump non ha rilasciato dichiarazioni su quanto accaduto, se non una breve battuta rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva un commento sull'allontanamento di Vindman (quello di Sondland è stato comunicato successivamente): "Non sono contento di lui. Pensi che dovrei esserlo? Non lo sono".


Perché Trump non doveva essere contento di Vindman?

Perché Alexander Vindman, quando a novembre dello scorso anno è stato chiamato a testimoniare alla Camera, aveva definito la telefonata del 25 luglio tra Trump ed il presidente dell'Ucraina come "impropria" e se ne era detto preoccupato.

E perché Trump non doveva essere contento di Sondland?

Nella sua testimonianza alla Camera, Sondland aveva dichiarato che la visita alla Casa Bianca del presidente ucraino Volodymyr Zelensky era subordinata all'avvio a Kiev di un'inchiesta contro i Biden, che avrebbe potuto essere politicamente utile a Trump.

Alla domanda che gli fu rivolta se esistesse un "quid pro quo" (un favore concesso in cambio di qualcosa) che avesse ispirato la condotta d Trump, la risposta di Sondland fu affermativa.

Sondland era informato sui fatti perché all'epoca si stava occupando dell'Ucraina insieme all'avvocato personale di Trump, Rudy Giuliani,  su esplicita indicazione del presidente Usa.


Che cosa ci dicono questi "lincenziamenti"? 

Per prima cosa che i due funzionari (Sondland, oltretutto, è un imprenditore che è stato premiato con un incarico diplomatico per aver finanziato generosamente la campagna di Trump alle presidenziali 2016), quando sono stati chiamati al Congresso, hanno servito gli interessi del Paese e non quelli del presidente per cui lavoravano, riportando fedelmente ciò di cui erano stati testimoni. 

La seconda riflessione, diretta conseguenza della prima, è che Trump, nella vicenda Ucraina e nella conseguente vendetta che per ora ha colpito Sondland e Windman (oltre al fratello gemello di questi, Yevgeny, che aveva un incarico al National Security Council), ha dimostrato di perseguire esclusivamente interessi personali e ha voluto lanciare anche un avvertimento a chiunque altro in futuro osasse non agevolarne trame e disegni. 

A Trump, come ad altri che ricoprono incarichi analoghi, è sfuggito un particolare: che un presidente viene eletto per servire la nazione!