58 giri, 5,303 km di lunghezza, record della pista 1:24.125 stabilito nel 2004... questi i dati principali del circuito Albert Park di Melbourne in cui domenica 17 marzo si inaugurerà la stagione 2019 di Formula 1 con il Gran Premio d'Australia. 21 gli appuntamenti previsti quest'anno, con l'ultima gara che si disputerà ad Abu Dhabi il 1 dicembre.

Possibile fare previsioni sull'esito della gara? Alcune indicazioni dalla fase preliminare della stagione, in base ai test di Barcellona, si sono avute... ma non ci fanno prevedere possibilità di vittoria per degli outsider.

Hamilton e Vettel sono ancora davanti a tutti con Ferrari e Mercedes che continuano a mantenere un vantaggio di almeno mezzo secondo sulle altre scuderie. Piuttosto, nella posizione di immediato rincalzo sembra che la Renault quest'anno possa avere più chance rispetto alla Red Bull, alle prese con il nuovo motore Honda che, in ogni caso, appare più affidabile rispetto a quanto dimostrato con altri team la scorsa stagione.

Curiosità poi, per il debutto di Leclerc sulla Ferrari, dopo l'ottima stagione disputata nella scuderia satellite Sauber.

Anche sulla pista australiana, non certo disegnata per far esprimere la massima velocità alle monoposto di F1, Hamilton, in base ai risultati degli anni scorsi, la fa da padrone nelle pole, con Vettel, però, che lo supera nel numero di gran premi vinti.

Comunque, non va dimenticato che su una delle due Renault in gara al volante ci sarà l'australiano Ricciardo che il podio di Melbourne lo sogna dal 2014, quando arrivò secondo al traguardo, per poi venire squalificato.

E da non sottovalutare, inoltre, le ottime prestazioni di inizio anno della Haas, che si aggiungono a quanto di buono la scuderia americana ha fatto nella scorsa stagione.

Curiosità, infine, per il debutto in Formula 1 di tre matricole: George Russell (Williams), Lando Norris (McLaren) and Alexander Albon (Toro Rosso).