Come ha fatto presente la senatrice Ilaria Cucchi, "Roberto Salis ieri sera ha parlato al Paese, a tutti gli italiani. Al loro cuore. Ha parlato di sua figlia, come solo un padre sa fare. Sua figlia si chiama Ilaria, Ilaria Salis, maestra di 39 anni, donna da una anno rinchiusa in carcere in Ungheria in condizioni estreme. Scrafaggi, topi, violenze e umiliazioni nella struttura detentiva in cui è rinchiusa perché accusata di aggressione e lesioni nei confronti di persone neo naziste. Ilaria ha rifiutato un patteggiamento di 11 anni di reclusione, per lesioni guaribili dai 5 agli 8 giorni. 11 anni di carcere per aggressione, lesioni e collaborazione con una fantomatica rete internazionale antifascista.Come sostiene il padre e come sostengono gli amici e gli attivisti che hanno creato il comitato Ilaria Salis Libera, non possiamo pensare che nell'Ungheria di Orban le aggressioni neo naziste vengano tollerate, mentre una donna italiana antifascista sia costretta a un anno di incubo nelle carceri Ungheresi.Chiediamo che Ilaria torni in Italia, subito! Il Governo faccia rispettare i diritti umani per la cittadina Ilaria Salis! O per la Meloni i diritti umani non valgono per una donna antifascista?"
Giovedì sera la trasmissione di Corrado Formigli, Piazzapulita, si è occupata del caso di Ilaria Salis, ben riassunto in questo filmato...
In pratica, pur non essendo stata fermata in flagranza di reato, Ilaria Salis è stata accusata di aver quasi ucciso due nazifascisti, che avrebbe aggredito durante una manifestazione nazifascista, procurando loro ferite guaribili in una settimana!
Per tale motivo, il regime fascista di Viktor Orban tiene la Salis in carcere da più di un anno in attesa di un processo che inizierà a fine mese, in cui rischia fino ad oltre 20 anni... 11 se decidesse di patteggiare accettando di esser colpevole dei reati di cui è accusata!
Questa è l'Ungheria di Orban che, non si sa bene per quale ragione, faccia parte dell'Unione europea che, a regola, è stata creata proprio perché regimi come quello ungherese in Europa non potessero più nascere.
Tanto per capire di che gente stiamo parlando, ecco un promemoria di Amnesty dello scorso novembre:
"Il partito Fidesz, al governo in Ungheria, ha presentato una proposta di “Legge sulla protezione della sovranità”, destinata a ridurre al silenzio le voci critiche e a scoraggiare le persone e i gruppi della società civile dallo svolgere attività in favore dei diritti umani.La proposta di legge mira a creare una nuova autorità, l’Ufficio per la protezione della sovranità, col compito di indagare su singole persone e organizzazioni considerate una “minaccia alla sovranità nazionale” o coinvolte in attività “tali da influenzare i meccanismi decisionali dell’opinione pubblica” o “la volontà degli elettori”.Il nuovo organismo, che potrebbe contare anche su informazioni dei servizi segreti, avrebbe poteri incontrastati di esaminare e fotocopiare documenti delle organizzazioni non governative, interrogare il loro personale e obbligare i loro dirigenti a comparire dinanzi alla Commissione parlamentare per la sicurezza nazionale.Il testo della proposta di legge, del tutto vago e ampio, è destinato, in caso di approvazione, a essere usato dal governo per prendere di mira chiunque gli si opponga, senza possibilità di ricorso.La proposta di legge contiene anche un emendamento al codice penale che stabilisce pene fino a tre anni di carcere per le organizzazioni e le singole persone che usano finanziamenti dall’estero nelle loro campagne politiche".
Viktor Orban è l'ispiratore, detto dalla premier, delle politiche di Giorgia Meloni che più volte ha dichiarato di avere le stesse idee del dittatore ungherese ed è pertanto per questo, forse, che ai numerosi appelli del padre di Ilaria Salis, la (post) fascista della Garbatella ha fatto orecchie da mercante, dimenticandosi persino dello slogan "prima gli italiani", a meno che, probabilmente, non sottintendesse purché fascisti.