Affermare che l'Unione Europea è una creatura della CIA sembrerebbe voler fare del sensazionalismo, quasi si trattasse di una delle solite teorie complottiste, sempre più frequenti in rete. In realtà a supportare questa tesi esistono dei documenti ufficiali del governo americano, ormai non più considerati segreto di stato, scoperti da Joshua Paul, un ricercatore della Georgetown University, e di cui già nel 2000 aveva dato notizia il quotidiano inglese The Telegraph.

Dei documenti fa parte un memorandum del 26 luglio 1950, firmato dal generale William Donovan (nella foto), l'allora capo dell'OSS (Office of Strategic Services), la struttura che si è poi trasformata nella CIA, in cui sono contenute precise istruzioni per una campagna volta a promuovere la creazione di un parlamento europeo.

Risulta che già nel 1948 era stato creato un vero e proprio comitato con l'intento di favorire l'unità dell'Europa. Si chiamava American Committee for a United Europe (ACUE) e ne era presidente lo stesso Donovan, allora un semplice avvocato.

Per confermare l'importanza strategica di questo comitato, basta citare alcuni di coloro che, al suo interno, ricoprivano le cariche più importanti. Il ruolo di vice presidente fu affidato ad Allen Foster Dulles, fratello del segretario di Stato dell'amministrazione Eisenhower e che negli anni 50 diventerà direttore della CIA. Del consiglio di amministrazione facevano parte, oltre a Walter Bedell Smith, che della CIA fu il primo direttore, tutta una serie di personaggi appartenuti all'OSS e successivamente passati nella nuova agenzia d'informazioni.

L'ACUE doveva rimanere un'operazione totalmente segreta e per questo motivo non furono richiesti stanziamenti al Congresso. Era totalmente finanziata con fondi privati, provenienti dalle fondazioni Rockefeller e Ford e da aziende che avevano stretti legami con il governo americano.

E di soldi l'ACUE ne aveva bisogno, dal momento che fu proprio questo comitato a rappresentare la principale fonte di finanziamento dell'European Movement, la più importante organizzazione a sostegno della formazione di una federazione degli stati europei, negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale.

Alcuni dei principali sostenitori dell'unità europea, a capo dell'European Movement, fra cui lo stesso Robert Schuman e l'ex-primo ministro belga Paul-Henri Spaak, erano completamente al servizio dei loro finanziatori americani.

L'European Youth Campaign, una costola dell'European Movement, secondo i documenti resi pubblici, era completamente controllata e finanziata dall'ACUE. Il direttore, il barone belga René Boël riceveva ogni mese dei finanziamenti su un conto segreto ed era in costante contatto con Dulles, come testimonia questa lettera.

Lo stesso Jean Monnet, francese, a capo della CECA, la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio, precorritrice dell'Unione Europea, e considerato uno dei padri fondatori dell'Europa unita, visse a lungo negli Stati Uniti e, durante la guerra, fu uno dei consiglieri più ascoltati dal presidente Roosvelt. Tornato in Francia alla fine del conflitto mondiale, rimase in stretto contatto con le successive amministrazioni, tanto che de Gaulle lo considerava una spia americana.

Quindi, tutti coloro che hanno pensato e continuano a pensare che l'Unione Europea possa rappresentare un contraltare politico, economico e anche militare alla strapotenza degli Stati Uniti e, come tale, sia sgradita agli americani, si sono evidentemente sbagliati. Gli americani hanno favorito e guidato la formazione dell'unità degli stati europei e continuano a sostenerla, come dimostrano le dichiarazioni di Obama contro la Brexit, nel suo recente viaggio in Inghilterra. Del resto, per il governo Usa gestire i rapporti con un singolo interlocutore è molto più semplice che trattare con i vari stati.

Certo, originariamente, quello che ha spinto gli Stati Uniti ad operare in questa direzione era probabilmente il timore che alcuni degli stati europei potessero finire nella sfera d'influenza dell'Unione Sovietica. Oggi, forse, prevalgono motivazioni di natura economica, come dimostrano le pressioni americane per la firma del TTIP.

Conferma indiretta di quanto sopra, è il fatto che Putin sta finanziando i movimenti antieuropeisti, a partire dal Front National di Marine Le Pen, in funzione anti-americana.