I media israeliani e il quotidiano britannico The Financial Times hanno riferito che il portavoce in lingua inglese del governo Netanyahu, Eylon Levy, è stato sospeso dal proprio incarico dopo aver criticato il ministro degli Esteri del governo britannico, David Cameron, in relazione agli inviti da lui rivolti al governo di Tel Aviv nel far affluire più aiuti a Gaza:
"Spero che tu sia anche consapevole che NON ci sono limiti all'ingresso di cibo, acqua, medicine o attrezzature per rifugi a Gaza, e in effetti i valichi registrano una capacità IN ECCESSO", ha scritto Levy in un post su X che poi è stato cancellato.
Secondo Haaretz, l'ufficio del primo ministro israeliano ha confermato la sospensione, ma non ne ha specificato il motivo.
In fondo, non è sorprendente da parte di chi ha organizzato un genocidio, utilizzare qualunque mezzo per portarlo avanti. E la propaganda non è da meno anche da parte di chi non occupa ruoli istituzionali.
Sentite che cosa ha avuto il coraggio di scrivere sugli aiuti umanitari tale Fiamma Niresnstein (presunta giornalista) e che cosa ha avuto il coraggio di pubblicare il presunto quotidiano il Giornale:
"... L’antisemitismo adesso è terra ben concimata, l’orribile accusa di affamare i bambini si sposa bene con la criminalizzazione che nazifica lo Stato Ebraico.Ma al 18 marzo, entrano a Gaza l’80 per cento di camion in più di prima della guerra adesso carichi di cibo; prima del 7 ottobre erano 70 al giorno, ora 126 di media, sempre in crescita. Israele non mette nessun limite all’aiuto, e inoltre ha aperto nuovi ingressi e nuove strade. Ma mercoledì scorso, per esempio, sei camion entrati da una nuova apertura sperimentale, sono stati sequestrati a forza da gente di Gaza, probabilmente in parte Hamas, parte bande criminali locali. L’ONU ha confermato una “notevole crescita dello sforzo umanitario facilitato dalle autorità israeliane”; e l ‘ingresso giordano da Allenby da cui si portano aiuti a Keren Shalom, il maggiore ingresso israeliano, è stato allargato e rafforzato. Gli USA e altri Paesi, compresa la Spagna di Borrell, mandano navi che sbarcano tranquillamente il loro aiuto".
Famine in Gaza is not a natural disaster. It's a political choice. Outrageous, yes. But also criminal: deliberately depriving 2.3ML Palestinians of resources crucial for survival reflects an intent to inflict conditions of life calculated to bring about their physical destruction https://t.co/MWLnZprgul
— Francesca Albanese, UN Special Rapporteur oPt (@FranceskAlbs) March 20, 2024
Tale è la ferocia nel voler sterminare i palestinesi che questi sionisti non hanno vergogna a diffondere menzogne, oltretutto tanto enormi che anche ad un bambino apparirebbero evidenti. Prima del 7 ottobre entravano a Gaza almeno 500 camion al giorno e per quanto riguarda l'Onu sono giorni che il segretario generale e decine di agenzie denunciano che gli aiuti umanitari sono insufficienti e che i palestinesi, oltre che a morire a causa delle bombe, adesso muoiono anche per fame.
In queste ore, il Comitato internazionale della Croce Rossa afferma che non c’è abbastanza acqua potabile e sono scarse le possibilità di accedere a cure mediche nella Striscia:
"Alcune famiglie ricevono una lattina di cibo a giorni alterni per tutta la famiglia", ha pubblicato la ICRC in un post su X, mentre un rapporto dell'Integrated Food Security Phase Classification di pochi giorni fa accusa Israele di essere responsabile della carestia di cui l'intera popolazione di Gaza è minacciata.
La dottoressa Margaret Harris, a nome dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha definito scioccante la morte di 685 operatori sanitari a Gaza, mentre più di 900 altri membri del personale medico sono rimasti feriti dall'inizio dell'attacco israeliano.
"Da quando abbiamo iniziato a documentarlo, i numeri sono aumentati rapidamente. Questo è stato uno dei primi accordi sulle regole di guerra: l’assistenza sanitaria deve essere protetta perché è un diritto umano fondamentale", ha detto Harris ad Al Jazeera. "La distruzione sta rendendo sempre più difficile la vita a coloro che cercano semplicemente di fornire cure salvavita alla popolazione. Gli operatori sanitari sono anche disperatamente affamati e senza acqua. La fame è ogni porta di Gaza", ha detto la Harris.