Tesla sta affrontando una delle crisi più gravi della sua storia. Il colosso delle auto elettriche guidato da Elon Musk è nel mirino di una serie di proteste globali, con episodi di vandalismo, boicottaggi e un calo drastico delle azioni in borsa.

Tutto è iniziato con il movimento "Tesla Takedown", una mobilitazione internazionale che accusa Musk di una gestione aziendale aggressiva, tagli di personale e strategie discutibili che avrebbero danneggiato non solo i dipendenti, ma anche il mercato delle auto elettriche nel suo complesso. Negli ultimi mesi, la rabbia contro Tesla si è trasformata in azioni concrete: colonnine di ricarica distrutte, auto incendiate, sabotaggi alle infrastrutture.

Ma cosa sta realmente accadendo? Nel nuovo episodio di iTech Podcast, il divulgatore Lorenzo Perucci analizza in dettaglio la crisi, separando i fatti dalle speculazioni. Perché Tesla è finita sotto attacco? Chi c’è dietro queste proteste? E soprattutto, Musk riuscirà a risollevare la situazione o il suo impero sta davvero crollando?

Un’analisi lucida e basata su dati concreti, con un approfondimento sulle conseguenze di questa crisi per il futuro della mobilità elettrica.


PERUCCI RISPONDE ALLE CRITICHE: "IO CI METTO LA FACCIA, TU NO"

Dopo la pubblicazione dell’episodio, non sono mancate le polemiche. Tra i vari commenti ricevuti, uno in particolare ha attirato l’attenzione di Perucci, che ha deciso di rispondere senza mezzi termini:

"Ah, il solito guerriero da tastiera che insulta senza argomentare e si nasconde dietro un nickname senza volto. Io, a differenza tua, ci metto faccia, nome e cognome in tutto quello che faccio. Tu invece preferisci lanciare accuse a caso senza nemmeno capire di cosa parli.

Nel mio episodio di iTech Podcast (ascoltalo qui) – 'Tesla nel caos: auto bruciate, azioni in calo drastico, proteste contro Musk' – ho analizzato la situazione con dati e fatti, criticando Musk anche personalmente. Ma a quanto pare, tu non l’hai nemmeno ascoltato e preferisci darmi del ‘cretino’ e del ‘razzista’ senza uno straccio di argomentazione.

Difendi chi lancia molotov e incendia colonnine di ricarica, peggiorando una situazione già critica a livello eco-ambientale, e li chiami ‘attivisti intelligenti’? Se per te mettere a rischio vite umane e distruggere infrastrutture è il modo giusto di protestare, allora forse il problema non è mio, ma tuo.

E poi, sul nazismo… davvero? L’accusa preconfezionata di chi non ha nulla di concreto da dire. Gridare ‘nazista’ a caso non ti rende più credibile, anzi, dimostra solo che sei a corto di argomenti.

Quindi, la prossima volta, invece di insultare e nasconderti dietro un nickname, prova almeno a informarti. Altrimenti, continua pure a sbraitare nel vuoto—tanto chi ragiona e chi urla a caso si distinguono subito."
Un botta e risposta che dimostra quanto il dibattito su Tesla sia acceso e diviso tra chi difende l’azienda e chi la attacca con ogni mezzo possibile.