E' assurdo pensare che il problema dell'Immigrazione possa essere affrontato così, con un Decreto Ministeriale emesso da un paese terzo e sulla base di informazioni non del tutto verificabili, non può far da bilanciere sulla vita delle persone.

I cittadini provenienti da Bangladesh, Sri Lanka, Camerun ed Egitto, da cui provengono molti migranti che attraversano il Mediterraneo ed anche quelli che raggiungono l'Italia da Colombia e Perù

I problemi inerenti all'Immigrazione, di cui il Governo ha sempre detto di volersi far carico per risolverli, non possono essere cancellati con un colpo di spugna del tutto insensato e privo di alcun fondamento logico, anche perché non concretizzerebbe azioni e scelte valide per la risoluzione delle problematiche né dell'Italia e né dei tanti fratelli e sorelli provenienti da altri paesi. 

Di questo avviso è il Direttore Generale di FEDITALIASERVIZI, l'Ente Bilaterale che da anni si occupa di Cooperazione Istituzionale e Sociale, che commentando l'ampliamento della lista dei paesi sicuri resa nota qualche giorno addietro dalla Farnesina, ha sposato la tesi anche della Presidente di Magistratura Democratica, Proc. Silvia Albano, che in una sua dichiarazione stampa, ha tenuto a precisare che: “Il Decreto Ministeriale è fonte normativa secondaria e deve rispettare tanto le fonti sovraordinate, come la Costituzione e la normativa della UE, quanto la legge ordinaria”; quindi “i Giudici dovranno verificare se il Paese designato come sicuro con decreto ministeriale, possa essere effettivamente considerato tale in base a quanto stabilito dalla legge”.

È assurdo, conclude il dott. Abbruzzese, pensare che possa esistere una linea comune a tutti, tra persone e casi differenti e che si accomuna soprattutto in paesi diversi.