A seguito alla visita di Nancy Pelosi a Taiwan, la Cina ha lanciato 11 missili balistici nelle acque intorno alle coste nord-orientali e sud-occidentali dell'isola.
Anche il Giappone ha dichiarato di aver registrato il lancio di ben 5 missili cinesi atterrati nelle sue acque territoriali, chiedendo per tale motivo un "arresto immediato" delle esercitazioni.
"Le esercitazioni", ha affermato in una nota l'esercito cinese, "si concentrano su sessioni di addestramento congiunto che prevedono blocco e assalto a bersagli marittimi, attacco a bersagli a terra, operazioni di controllo dello spazio aereo". La durata delle manovre militari è prevista fino alle ore 10 di lunedì 8 agosto.
Le esercitazioni militari, per la Cina, sono una risposta dovuta alla visita di Nancy Pelosi a Taipei, vista come una provocazione e una violazione della sovranità, a cui è stato indispensabile prendere le contromisure del caso.
"Gli Stati Uniti - ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken - si oppongono a qualsiasi sforzo unilaterale per cambiare lo status quo di Taiwan, soprattutto con la forza".