Il Cagliari, nell'incontro in cui lunedì ha fatto il suo esordio in Serie A, ha mostrato l'impronta di Ranieri: concretezza e difensivismo, badando a sfruttare qualsiasi opportunità lo sviluppo del gioco offrisse per creare un pericolo alla porta avversaria. 

Un avversario con queste caratteristiche è una maledizione per il Torino di Juric, squadra fotocopia dello scorso campionato, che gioca sull'aggressività e le ripartenze, sfruttando le azioni della squadra avversaria. Ma se la squadra avversaria non propone calcio, neppure il Torino è in grado di farlo. Quindi, il pareggio a reti inviolate ipotizzabile prima del match è il risultato che si è registrato anche alla fine dei 90 minuti, nel penultimo incontro della prima giornata di campionato.

Esclusa qualche conclusione da fuori area dei granata, la partita non ha offerto molti spunti perché i non tifosi potessero assistervi via  streaming o via satellite.

Più divertente, invece, la partita di chiusura del primo turno, disputatasi al Dall'Ara tra Bologna e Milan, anche per la curiosità che suscitavano i rossoneri, indubbiamente la squadra protagonista di questa campagna acquisti. L'undici di Pioli si è aggiudicato l'incontro per 2-0 (con le reti di Giroud all'11° e di Pulisic al 20°), ottenendo infiniti complimenti per la vittoria, che però oltre a molte luci ha messo in mostra altrettante ombre.

Nonostante il Bologna, dal punto di vista tecnico, sia una squadra nettamente inferiore al Milan, ieri sera non ha affatto demeritato, creando più o meno lo stesso numero di occasioni dei rossoneri per segnare altrettante reti. La differenza è che l'undici di Pioli, almeno un paio di volte, la palla l'ha messa dentro, mentre l'undici di Thiago Motta non vi è riuscito... in parte per imprecisione, in parte per un pizzico di sfortuna, in parte per la bravura di Maignan.

Nell'attuale Serie A anche la squadra più debole del campionato, durante l'arco di una partita, una o due occasioni per mettere la palla in rete riesce a crearle. Quindi non si può pretendere il dominio assoluto di una squadra sull'altra. Però, ieri sera al Dall'Ara, dopo aver rischiato di passare in svantaggio, il Milan ha rischiato più volte di essere ripreso dal Bologna. Proprio per questo motivo, i trionfalismi sulla forza di questa squadra, almeno in relazione a quanto si è visto nel debutto in campionato, appaiono più che eccessivi.

Se la partita fosse terminata 2-2, nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo. Se una squadra che aspira a vincere tutto concede così tanto ad una squadra che aspira solo a fare un buon campionato, chi la allena dovrebbe porsi più di una domanda sull'assetto tattico o sulla qualità della propria difesa.

Però nessuno sembra essersene accorto. 



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