Il Ct della nazionale, Roberto Macini, ha avuto parole d'elogio per il collega ungherese, il suo ex compagno di squadra Marco Rossi ("sta facendo un grande lavoro") e per i 60mila tifosi presenti alla Puskas Arena di Budapest: "Hanno applaudito l'inno italiano, sono stati fantastici".
Forse Mancini non si è reso conto che più che l'inno, i tifosi ungheresi potrebbero aver applaudito l'Italia di Meloni diventata fascista o post, al pari dell'Ungheria di Orban. Così Mancini, adesso, ha l'occasione per diventare il nuovo Pozzo, in modo da farsi premiare se non dal duce, almeno dalla ducetta.
In merito all'esito dell'incontro, che gli azzurri hanno vinto per 2-0, il tecnico marchigiano ha dichiarato:
"È importante aver raggiunto la Final Four, siamo stati bravi a rimettere in piedi un gruppo. Purtroppo il rimpianto Mondiale ce l'ho, non posso fare nulla, posso solo soffrire in silenzio. Stiamo lavorando sulla nuova Italia, faremo altri esperimenti e ci sono buone indicazioni".
Non potendo aspirare al mondiale, ci dobbiamo accontentare della Nations League.
Per quanto riguarda la cronaca della partita, le due reti arrivano una per tempo. Al 27', Giacomo Raspadori sfrutta un errore dell’Ungheria in fase di costruzione, realizzando il suo quinto gol in Nazionale.
Il secondo gol arriva nei primi minuti della ripresa, grazie a Di Marco che conclude a rete una splendida combinazione Raspadori-Jorginho, che ha poi coinvolto nell'azione prima Barella e poi Cristante che si prende il merito dell'assist che ha permesso all'esterno interista di siglare il gol numero 1.500 della storia della Nazionale.
Il prossimo giugno, l'Italia se la vedrà con Croazia, Paesi Bassi e una tra Portogallo e Spagna nel tentativo di aggiudicarsi il quasi inutile torneo che, comunque, ci ha consentito di essere teste di serie nel sorteggio dei prossimi europei... seppur con il rischio di incontrare nel girone Francia e Inghilterra!