Si è appena concluso a Caserta (ore 16,30 del 19 dicembre) l’incontro con un esperto di comunicazione e web marketing. E’ avvenuto presso l’Aula Magna dell’Istituto tecnico statale per Geometri "Michelangelo Buonarroti": L’evento aveva il titolo “Predisposizione catalogo dei servizi. Attività promozionali. Sito internet”. Cento ragazzi dai 14 ai 19 anni hanno interagito e svolto esercizi, proposti da Giorgio Maggioni, comunicatore, esperto e sviluppatore di modelli di business on line, specializzato nella Pmi, nonché docente di Web marketing per l’internazionalizzazione d’impresa. Abbiamo captato le sue parole.

Che cosa sta cambiando nella comunicazione?

“Nulla. Cambiano soltanto gli strumenti, non le regole. Bisogna ascoltare, presentare, convincere. Internet è principalmente scrittura: bisogna quindi convincere attraverso le parole. La comunicazione si rafforza se utilizziamo più canali e alcuni accorgimenti”.

Qual è la prima cosa da fare?

Per prima cosa, definiamo il nostro pubblico: è importante conoscere il target (ascoltare): si tratta soltanto di uomini, soltanto di donne, oppure di entrambi? Una volta fatto ciò, dobbiamo comunicare e convincere”.

Come hanno interagito con te gli studenti nel corso dell’evento?

“Nel corso dell’evento ho proposto tre video: uno del 1988, un altro del 2016, il terzo del 2018. Che cosa è avvenuto con il trascorrere del tempo? La società è cambiata, la famiglia è irriconoscibile. Prima si osservava una donna, intenta a cucinare: poi un uomo. La comunicazione deve seguire gli usi e costumi dell’interlocutore, il pubblico, poiché essi variano”.

Spendiamo qualche parola in merito alla comunicazione scritta. Come avviene?

“Se intendiamo scrivere, per esempio, una buona e-mail, bisogna avere in mente, di preciso, come appare chiaro, quel che si vuole dire. C’è un’asserzione da sostenere. Si determinano dato di fatto, commento al dato, implicazioni”.

Puoi farci qualche esempio?

“Poniamo che abbiamo un appuntamento e che abbiamo bucato la gomma dell’auto. Che cosa sappiamo? Che siamo in ritardo, che la gomma era vecchia, che proseguiremo in treno. Bisogna descrivere i fatti, rendendoli disponibili per il nostro interlocutore. Bisogna prestare attenzione, quando si scrive, alla grammatica”.

Non esiste soltanto la comunicazione scritta. Se utilizzassimo un telefono?

“Consideriamo il testo di una telefonata. ‘Buongiorno, sono Giovanni Verdi, della ditta Il tartufo. Sicuramente avrà sentito parlare di noi, visti i consistenti investimenti pubblicitari che abbiamo fatto nella zona. Ci occupiamo di conserve a base di tartufo, come avrà notato nel nome della nostra ditta e abbiamo una certa esperienza nel campo, dato che siamo presenti sul mercato da un certo numero di anni. Possiamo proporre una vasta gamma di prodotti che possono soddisfare tutte le esigenze, tra le quali sicuramente anche le sue. Ritengo che anche voi facciate uso…”

Che cosa notiamo?

“Tornano le regole della comunicazione. Nel caso di una telefonata, c’è chi ci ascolta. Occorre essere chiari, diretti e concisi. Pensiamo, ora, agli errori da non fare: ‘Salve, è la ditta Amadori della Rovere da San Martino della Battaglia, La disturbavo per vedere di… ma non si preoccupi, le rubo solo due minuti… Dunque, la chiamavo per chiederle se…’ Un tempo si pensava che un bravo venditore fosse chi non faceva parlare, oggi si pensa che sia chi è capace di ascoltare e coinvolgere il cliente nel discorso”.

Una comunicazione deve avere i giusti ingredienti. Che cosa condiziona il consumatore?

“Il consumatore (cliente) è condizionato dai colori, dalle parole e dalle emozioni. Se si ascolta, si comunica, si convince, in sintesi si può anche stupire”.