Un sabato a 5 Stelle quello del 17 giugno che a Roma ha visto riunite migliaia di persone partecipare alla manifestazione Basta Vite Precarie, contro le politiche del governo sul lavoro.

Dal palco si è rivisto Grillo che ha lanciato qualche slogan ad effetto, ma non è questo l'aspetto più importante che si è registrato questo pomeriggio.

Forse è la dichiarazione di Conte sul salario minimo? 

"Abbiamo un problema di salari, da trent’anni abbiamo perso potere d’acquisto mentre altri paesi godevano di aumenti. Dobbiamo introdurre un salario minimo legale. ... È la strada giusta, perseguita da Spagna, Francia, Germania, lo dice anche il governatore della Banca d’Italia Visco. Se il governo non ci vuole ascoltare, ascolti lui".

Neppure quella. Il segnale più importante è stata la presenza di Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) e Elly Schlein (Partito Democratico), insieme a diversi esponenti della segreteria, tutti schierati con l’ala sinistra del partito.

Fratoianni ha salutato Conte e si è messo in marcia coi manifestanti.

"Ogni volta che c'è uno spazio di convergenza bisogna praticarlo", ha dichiarato il leader di SI. "Le piazze si ascoltano e si attraversano. Abbiamo sempre partecipato alle piazze di cui condividevamo le proposte e continueremo senz'altro a farlo. Per questo oggi sono andato alla manifestazione del Movimento 5 Stelle. Contro questa brutta destra al governo c’è bisogno di un’azione unitaria delle opposizioni. E serve subito. Noi, come sempre, ci siamo. Grazie per la calorosa accoglienza!"

Conte ha anche abbracciato Schlein prima di dare il via alla manifestazione, ringraziandola per avervi partecipato e dicendosi disponibile al dialogo:

"Dobbiamo lavorare su battaglie comuni, su temi e non su incontri di vertice. Apprezzo che sia venuta Elly Schlein per il Pd, Fratoianni, tantissime altre forze politiche, sociali e civiche", ha detto il presidente dei 5 Stelle.

Queste, invece, le dichiarazioni della segretaria dem:

"Siamo qui per tenere unite la battaglie su alcuni temi, perché così saremmo anche più efficaci nel contrastare il governo che sta aumentando scientemente la precarietà in questo Paese.Di quello che il Pd deve fare nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, ne parleremo lunedì in direzione. Le questioni organizzative marciano parallele all’elaborazione di una visione di paese e di Europa. Non possiamo permettere che sia prima la destra conservatrice ed estrema nazionalista ad avanzare su questo terreno. Noi dovremo difendere con le unghie e con i denti il green deal europeo. Deve esserci un nostro protagonismo, perché abbiamo tanto da dire e tanto più da condividere con le altre forze progressiste, democratiche ed ecologiste europee rispetto invece a quello che mette in contraddizione i nazionalisti“, aggiunge spiegando che da parte della “destra c’è un disegno preciso di egemonia culturale” su una serie di temi “e oggi hanno ancora più leve, nel governo e nell’informazione, per farlo. Noi non abbiamo alternativa ad affinare i nostri strumenti di partecipazione, mobilitazione. A partire da lunedì vorremmo chiederemo a questa comunità politica di aiutarci in una mobilitazione forte sui temi della nostra agenda, che altrimenti rischia di non riuscire a passare con un governo che pensa di decidere non soltanto come governare ma anche come si deve fare opposizione. Diciamolo fino in fondo, perché è anche lì che vedi il seme di una cultura che non è sufficientemente attenta al rispetto delle prerogative dell’opposizione, e anche dei valori costituzionali fatemi dire perché le forzature non si contano più in questi primi mesi di governo".

A rendere ancor più positivamente significativa la giornata, le dichiarazioni dei disastrati del terzo polo, quelli che pretendono di definirsi di sinistra per meglio supportare e promuovere gli interessi di Confindustria e... dei sauditi: Azione e Italia Viva, a testimonianza che 5 Stelle, Pd e Si sono sulla strada giusta.

Questo il commento dello yesman renziano, Nicola Danti: 

"Alla fine Schlein si fa vedere al Pride dell’assistenzialismo di Giuseppe Conte. Evidentemente per la segretaria del PD la promessa di coalizione con il M5S è un debito. Condoglianze al PD motore del riformismo, la scelta di campo di questi mesi è irreversibile".

Questo il commento del leader di Azione, Carlo Calenda: 

"La piattaforma del M5S è opposta a quella di qualsiasi partito riformista, europeista e liberal-democratico: sull’Ucraina, sul rapporto con Russia e Cina, sui sussidi a pioggia, sulla pretesa di “abolire la povertà” per decreto, sulla transizione ecologica, dove sponsorizzano ultima generazione e non hanno uno straccio di proposta realizzabile, sulla giustizia. Sono pericolosi populisti. Hanno fatto disastri, governato con la peggiore destra, si sono accaparrati ogni incarico possibile dopo aver predicato l’antipolitica. Azione è nata per sconfiggere quel populismo. Siamo stati alla larga dal Conte 2 quando PD, Sinistra Italiana, Italia Viva e Articolo Uno sono entusiasticamente saliti a bordo e continueremo a stare alla larga dai 5S e da chi deciderà di unirsi a loro".