ll 27 aprile i lavoratori dell’Istituto statale per sordi di Roma, accompagnati dai rappresentanti del Nidil Cgil, hanno organizzato una protesta proprio sotto la sede del Ministero: “No chiusura ISSR”. Alcuni dei dipendenti, che da anni lavorano come co.co.co, sono stati accolti negli uffici del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca.

Dal 2008, il Miur ha interrotto i finanziamenti destinati all’ istituto che aspetta da 19 anni il “Regolamento di riordino” che lo trasformerebbe in Ente Nazionale di supporto all’integrazione dei sordi, dotato di personalità giuridica e di autonomia amministrativa. In realtà un regolamento era stato approvato, prima di essere rimasto imbrigliato nella burocrazia. Il commissario straordinario dell'Issr Ivano Spano: "Il provvedimento aveva stanziato fondi per 3 milioni di euro annui ma non è stato mai portato a termine. Si trattano di fondi che il Miur ha nel bilancio ma che non ha mai effettivamente erogato".

A seguito della protesta il Ministero si sarebbe mostrato disponibile a predisporre una bozza di Regolamento governativo che riordini l’Istituto. Il problema è che occorreranno almeno 12 mesi. Ad ogni modo si continuano a cercare soluzioni alternative, che verranno discusse in un incontro con lo stesso Miur, con il Comune, la Provincia e l’Ufficio scolastico regionale.