Il Milan vince battendo la Roma 2-1 all'Olimpico e raggiunge il Napoli, oggi vittorioso contro la Salernitana, al primo posto della classifica di Serie A con 31 punti.
Il Milan va in vantaggio al 26' con Ibrahimovic che segna su punizione dalla sinistra, superando Rui Patricio sul secondo palo. Per lo svedese è il gol numero 150 in Serie A, il numero 400 in carriera.
Ibrahimovic è stato decisivo anche sul raddoppio rossonero. Al 54' contatto in area giallorossa tra Ibanez e Ibrahimovic, Maresca assegna il rigore confermando la decisione dopo essere stato richiamato al VAR. Dal dischetto va Kessié che spiazza Rui Patricio.
Al 66' i rossoneri restano in dieci. Theo Hernandez, già ammonito, entra fallosamente su Pellegrini al limite dell'area e riceve il secondo giallo, che costringerà il terzino del Milan a saltare il derby con l'Inter.
La Roma prova il tutto per tutto per la rimonta, ma riesce ad accorciare solo al 93' con El Shaarawy, che ribadisce in rete una ribattuta della difesa rossonera. C'è ancora tempo per una respinta di Tatarusanu su un tiro a giro di Perez, poi Maresca fischia la fine.
Al ermine della partita, José Mourinho, è furioso: "Come mai in certe partite la gara scappa via nel primo tempo? Complimenti al Milan e non voglio dire niente di più, perché se parlo domenica non sono in panchina. Mi dà un po' di rabbia la mancanza di rispetto per i nostri tifosi, per tutti quelli che amano la Roma. Il rispetto che abbiamo noi, anche in una partita in cui non abbiamo giocato bene, in cui comunque abbiamo lasciato tutto, questo rispetto che abbiamo noi altri non lo hanno. E questo mi dà un po' di rabbia. Basta".
Di tutt'altro avviso il commento di Pioli: "Stefano Pioli ha commentato così al fischio finale: "Queste partite ci danno forza, convinzione e morale. Dobbiamo cavalcare questo momento positivo, stando molto sul pezzo e concentrati. Siamo sempre molto positivi, negli atteggiamenti, fra di loro e nelle difficoltà. È giusto aver giocato personalità, con le nostre idee e il nostro modo di approcciare la gara. Abbiamo giocato un'ottima partita in 11 contro 11. Dobbiamo giocare con questa personalità certe partite, perché nel calcio non si sa mai quanto possa durare un momento così. Ora è il momento di essere spavaldi, non di essere timorosi".