Eli Cohen, parlamentare del Likud, ha presentato alla Knesset un disegno di legge per vietare l'esposizione di bandiere di stati "nemici" da parte di istituzioni israeliane finanziate dallo Stato. Tra le bandiere nemiche vi è anche quella dell'Autorità palestinese.

Il disegno di legge non è stato ancora approvato, anche se in prima lettura (salvo verifiche) dovrebbe aver ricevuto già un numero sufficiente di voti, 63 contro 13.

La legge, in sé, ovviamente, non ha conseguenze pratiche di alcun tipo per i palestinesi... è semplicemente una sciocchezza... se vogliamo, persino consolatoria, a dimostrazione che in Parlamento i cretini sono presenti a qualsiasi latitudine.

Perché allora parlarne? A  ulteriore dimostrazione che l'apartheid in Israele non è un'invenzione.

La bandiera è un simbolo identitario, di appartenenza... ad una squadra, ad un'associazione, ad un partito, ad una nazione. Ma per gli israeliani, gli ebrei israeliani e non solo, la Palestina non esiste e non deve esistere... né come nazione e neppure come territorio... perché lo considerano roba loro. 

Per questo dei coloni ebrei possono togliere una bandiera palestinese in una città in Cisgiordania con il supporto della polizia israeliana che spiana i fucili contro chiunque osi solo aprire bocca, come dimostra questo episodio a Huwara...

Invece, migliaia di provocatori ebrei israeliani lo scorso fine settimana hanno impunemente manifestato per le vie di Gerusalemme est sventolando le bandiere di Israele per celebrare l'invasione della Cisgiordania avvenuta nel 1967 e tutt'ora in corso, con la benedizione e l'appoggio militare e finanziario di Stati Uniti e Paesi europei... gli stessi che, invece, si adoperano per sostenere l'indipendenza dell'Ucraina.