Nella catechesi della consueta udienza del mercoledì, che oggi coincide con il mercoledì delle ceneri, papa Francesco ha parlato della passione per l'evangelizzazione: commentando lo zelo apostolico del credente.

Che cosa ha ricordato il pontefice alle persone intervenute ad ascoltarlo?  "Che il Vangelo non è un'idea, il Vangelo non è una ideologia: il Vangelo è un annuncio che tocca il cuore e ti fa cambiare il cuore, ma se tu ti rifugi in un'idea, in un'ideologia sia di destra sia di sinistra sia di centro, tu stai facendo del Vangelo un partito politico, una ideologia, un club di gente. Il Vangelo sempre ti dà questa libertà dello Spirito che agisce in te e ti porta avanti. E quanto è necessario oggi prendere in mano la libertà del Vangelo e lasciarci portare avanti dallo Spirito".

Difficile dire a chi Francesco pensasse, in particolare, nell'esprimere tale considerazione. Però, nel mondo cattolico ci sono soprattutto molti esempi di chi non si riconosce in Bergoglio perché ricorda loro che cosa è scritto nel Vangelo, e per tale motivo viene definito un Papa comunista!

"È molto triste - ha poi aggiunto Bergoglio - vedere la Chiesa come se fosse un parlamento; no, la Chiesa è un'altra cosa. La Chiesa è la comunità di uomini e donne che credono e annunciano Gesù Cristo ma mossi dallo Spirito Santo, non dalle proprie ragioni. Sì, si usa la ragione ma viene lo Spirito a illuminare e a muoverla, Lo Spirito ci fa uscire, ci spinge ad annunciare la fede per confermarci nella fede, ci spinge ad andare in missione per ritrovare chi siamo". 

Nei saluti, il Papa non si è dimenticato, ad un anno dal suo inizio, di chiedere la fine della guerra in Ucraina, ricordando che quella nata sulle macerie non sarà mai vera vittoria:

"Dopodomani, 24 febbraio, si compirà un anno dall'invasione dell'Ucraina, dall'inizio di questa guerra assurda e crudele. Un triste anniversario! Il bilancio di morti, feriti, profughi e sfollati, distruzioni, danni economici e sociali parla da sé. Potrà il Signore perdonare tanti crimini e tanta violenza? Egli è il Dio della pace. Restiamo vicini al martoriato popolo ucraino, che continua a soffrire. E chiediamoci: è stato fatto tutto il possibile per fermare la guerra? Faccio appello a quanti hanno autorità sulle nazioni, perché si impegnino concretamente per la fine del conflitto, per raggiungere il cessate-il-fuoco e avviare negoziati di pace. Quella costruita sulle macerie non sarà mai una vera vittoria!"