Gli sviluppi della vicenda Guidi continuano a far notizia. L'ultimo aggiornamento riguarda l'interrogatorio, durato circa 3 ore, in cui l'ex ministra ha risposto alle domande dei PM di Potenza.
In base a quanto lei stessa ha dichiarato, senza entrare nel merito delle indagini, la sua posizione nell'inchiesta è stata valutata come quella di parte offesa. Ed effettivamente, il quadro che anche alcune nuove intercettazioni sembrano disegnare è quello di una persona che viene insistentemente pressata dal proprio compagno per ottenere favori, presentazioni, possibili occasioni che lui possa sfruttare per ottenere commesse e conseguenti vantaggi economici.
Tanto sono insistenti queste richieste che alla fine, come è stato registrato in una intercettazione, la Guidi, ormai esasperata, sbotta dicendo di essere trattata come una sguattera del Guatemala (con tutto il rispetto per il Guatemala - ma questo l'ex ministra non lo ha detto).
L'altro aspetto che emerge dalla vicenda sono i commenti che la Guidi fa su alcuni membri del Governo, dai loro sponsor al modo di operare. E quello che traspare, ed è questo l'aspetto più importante se non inquietante, è il quadro non certo idilliaco a differenza di ciò che il profeta della rottamazione, Matteo Renzi, ha preteso di spacciare agli italiani.
Il Governo Renzi è alle prese con cricche che si confrontano sui problemi utilizzando dossier, ricatti e ricerca di vantaggi personali. Quindi, anche questo Governo non è un Governo del nuovo come ci volevano far credere.
E pertanto, paradossalmente, non sono le opposizioni, seppur anch'esse sul piede di guerra, a minacciare la tenuta di Renzi e della sua popolarità, ma è tutto quello che lo rappresenta, tutto quello che lui ha scelto e voluto e che racconta del premier quello che già molti avevano intuito, cioè che nel Palazzo oggi non c'è nulla di nuovo... è sempre la stessa roba che sa di vecchio, anzi d'antico.