Con un gesto di ostilità senza precedenti nei confronti di un Pontefice, oggi il governo di Israele tramite il ministero degli Esteri ha fatto cancellare i post di condoglianze per la morte di Papa Francesco delle ambasciate israeliane in tutto il mondo, scatenando una reazione diplomatica di indignazione tra gli stessi ambasciatori nel mondo.

I tweet apparsi sugli account ufficiali della piattaforma X di diverse missioni israeliane in tutto il mondo, riportavano diverse varianti del messaggio:
"Riposa in pace, Papa Francesco. Che la sua memoria sia una benedizione".

Nel giro di poche ore, sono stati rimossi. Il ministero degli Esteri ha emesso una direttiva che ordinava a tutte le missioni diplomatiche israeliane di cancellare qualsiasi post relativo alla morte del Papa, senza fornire alcuna spiegazione. Agli ambasciatori è stato intimato di non firmare libri di condoglianze presso le ambasciate vaticane in tutto il mondo.

"Abbiamo cancellato un semplice e innocente tweet che esprimeva le condoglianze di base, chiaramente a causa delle critiche del Papa a Israele per la guerra a Gaza", ha scritto un diplomatico.

Papa Francesco era stato particolarmente esplicito nel criticare gli attacchi di Israele a Gaza negli ultimi mesi. Oltre alle preoccupazioni per il danno alla reputazione di Israele, i diplomatici hanno anche espresso frustrazione per la gestione del caso. "Abbiamo ricevuto l'ordine diretto di cancellare i tweet, senza alcuna spiegazione", ha dichiarato un ambasciatore israeliano.

Solo il presidente israeliano Herzog ha espresso le sue condoglianze al mondo cattolico per la dipartita di Papa Francesco e la speranza che "la sua memoria possa ispirare atti di gentilezza e speranza per l'umanità". Il primo ministro Netanyahu e il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar sono rimasti in silenzio, senza rilasciare alcun commento o twittare sulla scomparsa del Papa. E' facile intuire da chi proviene l'ordine di cancellare i messaggi di condoglianze.