Mercoledì mattina a Belgrado, in Serbia, si è registrata una tragedia... all'americana. Un ragazzino di 14 anni, studente della scuola Vladislav Ribnikar, nel quartiere centrale di Vracar, dopo aver rubato una pistola di cui il padre era in possesso, l'ha portata con sé nella scuola da lui frequentata e ha iniziato a sparare, causando la morte di nove persone ed il ferimento di altrew sette.

Tra le vittime ci sono otto alunni della stessa classe del ragazzo e una guardia di sicurezza. Il motivo del gesto è ancora sconosciuto.

La polizia ha arrestato il ragazzo nel cortile della scuola, dove ha tentato di fuggire dopo aver esaurito le munizioni.

In base alla dichiarazione rilasciata ad una emittente serba dal padre di una ragazza che è riuscita a fuggire e gli ha raccontato l'accaduto, lo sparatore ha fatto fuoco per primo contro l'insegnante presente in classe e poi avrebbe sparato a casaccio contro i suoi compagni.

L'insegnante non è stato ucciso, ma secondo le autorità locali è ferito gravemente e lotta tra la vita e la morte.

Il presidente serbo ha espresso il suo cordoglio alle famiglie delle vittime e ha dichiarato il lutto nazionale. Si tratta della prima sparatoria di massa in una scuola in Europa dal 2015.

I motivi all'origine del gesto sono ancora un mistero, come ha confermato la stessa polizia in un comunicato.