L’Italia ha bisogno dei cattolici. Questo il titolo dell'articolo a firma di Mario Adinolfi e Gianfranco Amato, comparso sul quotidiano La Croce, in cui si annuncia la nascita di un nuovo soggetto politico, anzi organizzazione politica, che prende il nome di Popolo della Famiglia.

L'approvazione della legge sulle unioni civili, seppure solo al Senato, non è piaciuta a coloro che si sono riuniti all'ultimo Family Day. Quello che da alcuni parlamentari cattolici viene definito un ottimo risultato, in pratica lo stralcio dalla legge della stepchild adoption, è stato percepito dai cattolici che si sono riuniti al Circo Massimo poco più che una presa in giro. Quindi, partendo dai punti elencati al Family Day, nasce un nuovo soggetto politico, che pensa già in grande: «Da subito, da oggi stesso, lavoreremo alla costruzione di liste del Popolo della Famiglia in vista delle amministrative di primavera, presenteremo nostri candidati sindaci in centinaia di città e comuni, ci assumeremo la responsabilità di una rappresentanza politica diretta per quelle idee».

E se qualcuno pensa che la partenza del Popolo della Famiglia sarà lenta e laboriosa, una dichiarazione di Mario Adinolfi fuga qualsiasi dubbio in tal senso: «Per essere chiari: se non fosse nato il progetto Popolo della Famiglia a Roma potreste scegliere tra Alfio Marchini che è a favore delle unioni civili, Guido Bertolaso che è a favore delle unioni civili, Roberto Giachetti che viene dal Partito radicale e manco ve lo dico se è a favore delle unioni civili, Stefano Fassina che è a favore delle unioni civili e Ncd che sulle unioni civili ha votato la fiducia. A Milano poi la scelta sarebbe tra Stefano Parisi e Giuseppe Sala che sulle unioni civili si sono proprio sbracciati. Oppure volete credere a quelli che stanno con Corrado Passera che ai matrimoni gay negli Usa ci va da testimone di nozze? Chi è contrario al pensiero unico ha una sola scelta da compiere: aiutare a fondare dal basso una forza che rompa schemi e camarille ed è il Pdf. Il resto sono chiacchiere».

Quindi, già alle prossime amministrative, potrà essere misurata la consistenza di un partito che regola sulla fede religiosa, in particolare quella cattolica, la propria proposta politica che, teoricamente, dovrebbe essere anche quella di tutto il paese... e non solo!
Infatti, scrivono Adinolfi e Amato, «se sarà sorprendente, come sorprendente è stata la massiccia partecipazione alle manifestazioni in difesa della famiglia, allora avremo la possibilità concreta di cambiare la storia d’Italia, e di fare del nostro Paese il luogo da cui potrà partire una resistenza anche a livello europeo, che, presto o tardi, spazzerà via tutti quei falsi miti di progresso incardinati nelle società di mezzo continente da normative ispirate al più bieco individualismo».

Resta da vedere se Dio e la Vergine Maria, cui Adinolfi e Amato chiedono aiuto, daranno il loro supporto ed il loro consenso all'iniziativa.