L'ospite d'onore dell'evento celebrativo della ducetta d'Italia, che si è tenuto questo fine settimana all'ombra di Castel Sant'Angelo, è stato Elon Musk.

I (post) camerati di Fratelli d'Italia si son dati di gomito, gonfiando il petto, con gli angoli delle loro voracissime bocche che stazionavano costanti sul bordo delle orecchie mentre, sgranando gli occhi, si scambiavano degli "anvedi oh" secondi solo agli infiniti "'sti cazzi", a supporto della loro ammirazione per la cara leader che dalla California aveva portato ad Atreju uno degli uomini più ricchi al mondo, se non il più ricco.

La cosa curiosa è che i (post) camerati hanno applaudito uno che, se fosse stato italiano, (a breve) avrebbe dovuto pagare una multa milionaria, finendo pure in carcere colpevole di aver commesso un reato universale, la gestazione per altri, di cui ha portato in braccio la prova persino sul palco della manifestazione. E che dire poi del fatto che Musk sia un accanito fumatore di "canne", altra "comunisteria" bandita dal (post) fascismo che paragona la cannabis all'eroina o alla cocaina.

Ma di queste contraddizioni i "meloniani" non si son dati pensiero, così come la loro capa, la sora Meloni, che non vi ha neppure fatto cenno. E non è la sola cosa di cui si è dimenticata. Infatti, non ha neppure fatto cenno di aver parlato con il suo "fidanzatino ungherese", il quasi dittatore Viktor Orban, della  vicenda di Ilaria Salis, maestra milanese di 39 anni, convinta antifascista, che da quasi un anno è rinchiusa in condizioni disumane nel carcere di massima sicurezza di Budapest,  in una cella di tre metri e mezzo di spazio, tra topi, scarafaggi e cibo scarso.

Di cosa è colpevole? Di aver aggredito due neonazisti durante il Giorno dell'onore, una manifestazione frequentata dai nostalgici di Hitler, procurando loro lesioni "tanto gravi" da richiedere una guarigione tra i 5 e gli 8 giorni... in pratica dei graffi!

Nonostante ciò è in attesa di giudizio, per un processo che inizierà il prossimo 29 gennaio, dove rischia fino a 16 anni di carcere, quattro volte quanto previsto nell'ordinamento italiano.

I genitori di Ilaria hanno potuto comunicare con la figlia solo a partire da settembre, dopo che per mesi è stato negato loro qualsiasi contatto. Il padre della ragazza ha inviato al governo (post) fascista una lettera chiedendo di interessarsi della vicenda. Che cosa gli ha risposto la sora Meloni? Nulla.

E allora di che cosa ha parlato oggi la sora premiere dal palco di Atreju?

Se l'è presa con la Piperita Patty del Pd, Elly Schlein, perché non è andata a renderle omaggio partecipando alla manifestazione che ha definito un covo di fascisti e franchisti, poi con Saviano perché fa li sordi co' 'li camorristi e pure con Chiara Ferragni che sfrutta 'li poracci pe' fa li milioni... praticamente una concorrente! E non poteva mancare neppure l'attacco a Conte... ci mancherebbe!

E del suo governo che cosa ha detto Meloni? Questa è la migliore:

"Nun siamo un foco de paja: nun semo arivati ar governo pe' fortuna, da 'mprovisati de'a politica, ma perché pe' decenni 'amo studiato ed elabborato 'n progetto [che] portamo avanti a testa arta, co'a schiena dritta, scarpe piene di fango e mani pulite". 

Ma ha parlato anche degli alleati e... del Signore degli Anelli:

"Voglio mandare il mio ringraziamento a Silvio Berlusconi. Voglio ringraziare Matteo Salvini e Antonio Tajani per i loro interventi, per 14 mesi di lavoro insieme, che sono anche 14 mesi di amicizia e di lealtà. Amo Tolkien ancora di più, perché aveva ragione: l'anello ti lusinga, cerca di farti perdere il senso della realtà: un anello per domarli, un anello per trovarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli. ... Più forte di quell'anello c'è una compagnia che ti accompagna, dove ognuno fa la sua parte ed è pronto a prenderti in braccio se non ce la fai. Quell'anello non ci avrà mai, oggi siamo le stesse persone che eravamo ieri e domani saremo le stesse persone che siamo oggi. Porteremo il nostro compito a termine, costi quel che costi, ciascuno nel suo ruolo come un suol uomo". 

E non è mancata neppure la solita menata del vittimismo...

"Spesso mi dicheno de nun molla'. Io nun so er genere de politico che s'inchioda a'a portrona... me ne sarò annata morto prima che 'i italiani dovessero invitamme a fallo. Ma nun saranno l'attacchi personali e 'a cattiveria di chi nun accetta che nun semo meschini come loro a famme molla'... ecc."

E dopo il comizio, a Meloni sono arrivate le repliche. Questa è quella di Elly Schhein:

"Mentre Meloni fa festa ad Atreju, il governo lascia 900mila famiglie in povertà senza nessun tipo di aiuto, fa cassa sui poveri solo per finanziare i suoi condoni fiscali. Cara Giorgia, non continuate a insultare gli italiani. Una volta si diceva panem et circenses, voi alle famiglie il pane lo state togliendo. E date solo uno spettacolino di terz'ordine con eversori che vorrebbero appendere le persone a testa in giù. La misura è colma, tornate al lavoro e occupatevi del lavoro povero: perché è a voi che è mancato il coraggio di venire in Parlamento a votare contro il salario minimo, avete preferito annullare la discussione. Ma i problemi degli italiani non li potete annullare nel vostro patetico show".

E domani? "Domani è un altro giorno" e tutto sarà ancora come prima... pure peggio di prima.