Osman Kavala è un imprenditore turco, difensore dei diritti umani, prigioniero politico dal novembre 2017. Da quattro anni è in carcere con l'accusa di aver finanziato n Turchia le proteste a livello nazionale del 2013 e di essere coinvolto nel fallito colpo di Stato del 2016. Le accuse mosse nei suoi confronti e mai ammesse da Kavala, sono tate sufficienti ad Erdogan per togliere dalla circolazione una voce contraria al suo regime che poteva disturbare, perché autorevole e ascoltata.  

Lo scorso 18 ottobre, gli ambasciatori di Canada, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Finlandia, Nuova Zelanda e Stati Uniti hanno chiesto una giusta e rapida risoluzione del caso Kavala, oltre al suo immediato rilascio.

Prima, quegli ambasciatori sono stati convocati dal ministero degli Esteri turco, che ha definito irresponsabile la loro  dichiarazione.

Poi, sabato, durante un suo discorso, il presidente turco Tayyip Erdogan ha dichiarato:

"Ho chiamato il ministro degli Esteri dicendogli cosa bisognava fare: quei 10 ambasciatori devono essere dichiarati subito persone non gradite... immediatamente".

Le ambasciate di Stati Uniti, Germania e Francia, così come la Casa Bianca e il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti non hanno risposto alle prime richieste di commento da parte dei media.

 Il ministero degli Esteri norvegese ha affermato che al momento la sua ambasciata ad Ankara non ha ricevuto alcuna notizia al riguardo.

Lo scorso giovedì Erdogan aveva commentato la richiesta di liberazione formulata dai 10 ambasciatori  dicendo che nei loro Paesi "banditi, assassini e terroristi" non vendono scarcerati.

Alla fine del 2019, la Corte europea dei diritti dell'uomo aveva chiesto l'immediato rilascio di Kavala, dichiarando che non vi era alcun ragionevole sospetto che avesse commesso un qualunque reato, aggiungendo che la sua detenzione aveva il solo scopo di metterlo a tacere.

Il Consiglio d'Europa, che sovrintende all'attuazione delle decisioni della CEDU, ha dichiarato che avvierà una procedura di infrazione contro la Turchia, se Kavala non verrà rilasciato.

La prossima udienza del processo contro Kavala e altri è prevista per il prossimo 26 novembre.