Venerdì 8 ottobre 2021 si è svolta a Roma  "Encounters with Africa", la Terza edizione della Conferenza Ministeriale Italia - Africa, che ha portato a Roma le delegazioni dei 54 Paesi africani, i rappresentanti dell'Unione Africana e di altre importanti Organizzazioni regionali africane. 

Quest'anno l'appuntamento fa parte della Presidenza italiana del G20 e si concentra sui suoi tre pilastri, Persone, Pianeta, Prosperità (People, Planet, Prosperity), anche in collaborazione con il Regno Unito per la COP26.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto ufficialmente i lavori cui sono seguiti gli interventi, nella sessione plenaria di apertura, del Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi di Maio, di Moussa Faki Mahamat, Presidente della African Union Commission e del Sottosegretario Esecutivo della Commissione Economica  ONU per l'Africa/Uneca, Vera Songwe.

 

L'obiettivo di "Incontri con l'Africa" ​​è quello di mettere a disposizione   un forum di scambio e dialogo tra ministri degli esteri, rappresentanti delle organizzazioni internazionali e della società civile, al fine di trovare approcci comuni per affrontare le sfide nei settori dell'energia, del clima, dell'ambiente e della sostenibilità dello sviluppo del continente africano.

Claudio Descalzi CEO ENI

In effetti, anche a causa della loro importanza per la salute, per la crescita economica e per la sicurezza delle generazioni presenti e future, tali problemi costituiscono oggi una priorità della politica estera globale.

 

La pandemia ha avuto un impatto drammatico sulle economie africane che sono state duramente colpite dalla caduta libera dei prezzi delle materie prime, dal congelamento delle imprese e dalla vulnerabilità dell'economia informale. Ogni futura ripresa deve essere incentrata sugli abitanti del Continente affinché la crisi possa diventare un'opportunità per costruire un nuovo modello di sviluppo per l'Africa. 

Organizzazioni come la Commissione economica per l'Africa delle Nazioni Unite (UNECA) hanno più volte evidenziato come espandere l'accesso a soluzioni di energia rinnovabile, potenzialmente abbondanti nel continente africano, potrebbe contribuire in modo fondamentale alla ripresa post-Covid nei paesi africani e migliorare la qualità della vita di milioni di persone anche a lungo termine.

A livello bilaterale, l'Italia è attualmente fortemente impegnata nel porre le basi per una vera transizione energetica ed ecologica su entrambe le sponde del Mediterraneo, puntando in particolare sullo sviluppo del capitale umano, sulla costruzione di infrastrutture e sulla creazione di sinergie tra i sistemi produttivi italiani e africani.

Foto Encounters with Africa

Va considerato l'impatto positivo che tale visione progettuale avrà sulle generazioni future in Africa. Da diversi anni l'Italia è leader mondiale in termini di investimenti diretti esteri in Africa e tra i principali partner energetici del Continente. Nel Documento Triennale di Programmazione delle Politiche 2019 - 2021, la Cooperazione Italiana allo Sviluppo ha individuato la gestione delle risorse naturali, la tutela dell'ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici come aree di intervento prioritarie. In tale contesto, le sovvenzioni all'Africa sono state pari a ca. 160 milioni di euro nel 2020, con l'obiettivo di aumentare notevolmente questa cifra nel 2021, oltre a destinare maggiori e significative risorse a progetti ambientali.