A Palermo, la festa dei Morti è una delle ricorrenze più sentite e cariche di significato. Ogni anno, tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre, le famiglie siciliane si preparano a celebrare una tradizione che unisce il ricordo dei defunti alla gioia dei più piccoli, attraverso l’offerta di doni simbolici e di dolci speciali, racchiusi in un cesto ricco e colorato: il cannistru.
Le Origini del Cannistru e la Commemorazione dei Defunti
La tradizione del cannistru affonda le sue radici nei rituali popolari e religiosi, rappresentando una fusione tra il culto dei defunti e l’amore per la famiglia. Si racconta che, nella notte tra il 1° e il 2 novembre, le anime dei defunti tornino tra i vivi per portare doni ai bambini, lasciando nei cannistri frutta martorana, biscotti tipici, pupa di zucchero e piccoli regali. Questo gesto simbolico è un modo per rinsaldare il legame con chi non c’è più, ricordandoli con amore e gratitudine.
Il cannistru è un cesto traboccante di prelibatezze: oltre alla frutta martorana, che riproduce con precisione realistica frutti di ogni tipo, e la pupa di zucchero, una figura di zucchero modellata, vi si trovano biscotti, come ’nzuddi, tetù, e reginelle, ognuno dei quali ha una storia legata al territorio e alla famiglia. Questa usanza antica, probabilmente legata al desiderio di esorcizzare la morte, tramanda il valore dell’abbondanza e della generosità anche nell’aldilà.
La Tradizione Oggi: Come Sta Cambiando
Negli ultimi decenni, l’evoluzione della società e la diffusione di nuove influenze culturali hanno portato cambiamenti anche a questa antica tradizione. Se in passato il cannistru veniva rigorosamente preparato in casa dalle nonne e dalle mamme, oggi molte famiglie preferiscono acquistare i dolci in pasticceria. La produzione artigianale della frutta martorana e della pupa di zucchero, un tempo preparate con cura, è oggi appannaggio di pasticceri esperti, e il rituale si è arricchito di confezioni elaborate che attirano con la loro bellezza e cura.
Inoltre, i regali legati al cannistru sono cambiati: se prima si trattava di piccoli giochi, oggi i bambini ricevono spesso doni più moderni, come elettronica o accessori, sostituendo il valore simbolico con un approccio più materialistico. Tuttavia, il legame affettivo e l’attesa dei piccoli rimangono invariati, e le famiglie siciliane continuano a considerare la festa dei Morti come un momento di unione e di memoria.
Un Ponte Tra Generazioni
La festa dei Morti e il rito del cannistru rappresentano un ponte ideale tra le generazioni, un’occasione per tramandare il valore della memoria e del ricordo. Anche se i tempi cambiano, le famiglie siciliane cercano di mantenere viva la tradizione, trasmettendo ai bambini l’importanza di celebrare e rispettare chi ci ha lasciato.
Il cannistru diventa così non solo un cesto ricco di dolci, ma un simbolo di appartenenza e di amore familiare, che si rinnova di anno in anno, ricordando a tutti noi che le radici sono importanti quanto il futuro. Questa è una festa che, pur evolvendosi, rimane un segno distintivo della cultura siciliana, un modo dolce e intimo per abbracciare chi ci ha preceduto e vivere con serenità la memoria dei propri cari.