"Ho l’onore e l’onere di prendermi responsabilità delicate, sempre in totale autonomia, nell’esclusivo interesse dell’Italia per promuovere lo sblocco, l’accelerazione e la progettazione di opere pubbliche ferme da anni, che cambieranno in meglio la vita degli Italiani.Essere coinvolto a sproposito da qualche “giornalista” in vicende di cui non so nulla, non è più tollerabile.Da oggi cominciano a partire querele, da parte mia e della mia compagna Francesca Verdini come me coinvolta senza motivo in diversi articoli, con l’impegno a devolvere in beneficenza tutto quello che i calunniatori dovranno risarcire".

Questa la minaccia social dei "quasi" coniugi Salvini - Verdini, a seguito della vicenda che ha coinvolto il 50% della famiglia della compagna dell'attuale ministro dei Trasporti, con "babbo" (Denis) e fratello (Tommaso) finiti ai domiciliari con l'accusa di aver favorito alcune aziende che partecipavano a gare di appalto pubbliche bandite da Anas, fornendo informazioni riservate ottenute da dirigenti dell'azienda pubblica. 

I Verdini, nelle intercettazioni agli atti dell'indagine, millantavano canali preferenziali che indirettamente fanno riferimento al ministero dei Trasporti, al ministro e al suo legame con la sua attuale compagna. Questo dimostra che Salvini sapesse delle attività dei Verdini e della società di lobbying del quasi cognato Tommaso? Assolutamente no. Quelle dichiarazioni, al momento, non possono che essere considerate pura millanteria e non dimostrano alcunché.

Quindi ha ragione Salvini nel minacciar querele? Solo in minima parte. Infatti, che il ministro lo voglia ammettere o meno, il caos, suo malgrado, lo coinvolge interamente per evidenti motivi relativi alla quasi parentela degli indagati e alla loro attività che riguarda il suo incarico pubblico.

Ed è proprio per questo motivo che, una volta che il caso è esploso, Salvini avrebbe dovuto immediatamente rispondere alle richieste delle opposizioni e, in Parlamento, dire o ribadire che negli atti del caso giudiziario lui non sa nulla e non ha avuto alcun ruolo. Qual era il problema?

Ma non lo ha fatto (finora), rifiutandosi di farlo... alimentando così le ovvie perplessità di coloro che lui definisce "calunniatori". E per correggere un suo errore, adesso minaccia querele.