Alla fine, seppur con il fiato sospeso fino alla bandiera a scacchi, Charles Leclerc (Ferrari) è riuscito a tornare sul primo gradino del podio vincendo con merito, e di prepotenza, il GP d'Austria sul circuito di Spielberg, in casa della Red Bull che, con Verstappen si è dovuta accontentare del secondo posto.

Per la Ferrari poteva essere doppietta se Sainz, nell'ultimo terzo di gara, non fosse stato costretto al ritiro per rottura del motore, proprio mentre si accingeva a sorpassare Verstappen.

Dopo la partenza, Leclerc si è tenuto dietro al pilota Red Bull concedendogli un distacco sempre sotto al secondo, fino al 10° giro, dove lo ha superato in curva tre. Tre giri dopo, Verstappen, che non riusciva a tenere il passo del rivale, si è fermato ai  box scegliendo una strategia a due soste nella speranza di confondere i piani della Ferrari che però non ha replicato al giro successivo, mantenendo i suoi piloti in pista, decidendo di seguire la propria tabella di marcia.

Così Leclerc è rientrato ai box 13 giri dopo Verstappen, quando ormai le sue gomme erano troppo usurate per mantenere tempi accettabili. Al rientro il suo svantaggio dall'olandese era di  6,2 secondi. In altre occasioni sarebbe stato considerato un'enormità, ma oggi le Ferrari erano palesemente le vetture più veloci in pista e dopo nove giri  il monegasco ha ripreso l'olandese superandolo ancora una volta.

A quel punto, la domanda era se la Ferrari avrebbe mantenuto o meno la strategia dell'unica sosta, ma dopo che Verstappen si è fermato per la seconda volta tre giri dopo esser stato superato, anche  Leclerc è stato richiamato una seconda volta in pit lane, sempre 13 giri dopo Verstappen. Stavolta il distacco dal pilota della Red Bull era solo di 1,4 secondi e così il sorpasso  per la testa della gara è arrivato dopo soli quattro giri.

Anche per l'altro suo pilota, la Ferrari ha scelto la stessa strategia e anche Sainz, al giro 57, era ormai alle spalle di Verstappen e si accingeva a superarlo, quando dal retro della sua monoposto è iniziato ad uscire del fumo biancastro. Il tempo di parcheggiare la macchina che le fiamme hanno iniziato ad avvolgerne il retrotreno, tanto da costringere il pilota spagnolo ad uscire precipitosamente dalla vettura, mentre i commissari si gingillavo a bordo pista.

Negli ultimi 10 giri Leclerc ha segnalato un problema al pedale dell'acceleratore che non sempre ritornava su, tanto che dai box gli hanno detto che l'unica soluzione era quella di utilizzare il piede per riportarlo nella posizione di partenza. Un problema non da poco perché, a causa degli automatismi dell'elettronica, ciò finiva per influire anche sul cambio marcia con le scalate che venivano negate se l'andatura era troppo elevata. Così, nonostante la netta superiorità della rossa, anche stavolta Leclerc poteva restare beffato negli ultimi giri, con Verstappen che, avvertito dal box del problema del ferrarista, si stava facendo nuovamente sotto. 

Ma a Leclerc è andata bene, mentre per la Ferrari è stata festa a metà, per quanto accaduto a Sainz.

Ancora una volta, a conquistare il terzo gradino del podio è stato Hamilton (Mercedes), con oltre 40 secondi di ritardo dal primo, che ha preceduto  il compagno di squadra Russell, penalizzato di 5 secondi per aver spinto fuori pista (secondo la direzione gara, ma non secondo le immagini) la Red Bull di Perez nelle primissime fasi della gara. Il messicano dopo aver cambiato le gomme alla fine del primo giro ha provato a recuperare, ma senza esito, perché la macchina era evidentemente danneggiata e si è così ritirato alcuni giri dopo.

Quinto posto per Esteban Ocon (Alpine), davanti ad un battagliero e più che propositivo Mick Schumacher che con la Haas oggi ha ottenuto con il sesto posto il suo miglior piazzamento in Formula 1, tagliando il traguardo davanti alla McLaren di Lando Norris, alla seconda Haas di Kevin Magnussen e alla McLaren di Daniel Ricciardo.

Dignitosissimo decimo posto per Fernando Alonso, con l'altra Alpine, partito da fondo griglia,  che ha lottato fino all'ultimo con la Williams di Alex Albon e poi con l'Alfa Romeo di Valtteri Bottas per conquistare almeno un punto nel mondiale.

Nella classifica piloti, Leclerc ha ridotto a 38 punti lo svantaggio da Verstappen che guida il mondiale con 208 punti contro i 170 del monegasco.

Prossimo appuntamento òper la Formula 1 tra due settimane al Paul Ricard di Le Castellet per il Gran Premio di Francia.


Crediti immagine: Formula 1, pagina Facebook