Mercoledì, al King Fahd International Stadium di Riad, l'Inter si è aggiudicata la Supercoppa, la settima della propria storia, battendo il Milan per 3-0.

Della partita possiamo dire ben poco, eccetto che è stata una specie di passerella o scampagnata per l'undici di Simoen Inzaghi, visto che gli avversari, per tutti i 90 minuti sono stati ben poca cosa. Perché? Vallo a sapere. Quello che di sicuro si può dire è che anche per l'allenatore più bravo del mondo non è possibile vincere se quelli che prima del mondiale erano dei campioni adesso, magicamente, si sono trasformati in brocchi... primi tra tutti, Theo Hernandez e Leao. E anche per altri ex (quasi) top player potremmo dire la stessa cosa.

Viste le condizioni di forma di buona parte dei milanisti, il risultato dell'incontro è assolutamente corretto e se fosse stato persino umiliante, tipo 5-0, nessuno avrebbe avuto nulla da ridire.

L'Inter ha indirizzato il match segnando due reti nei primi venti minuti. La prima al 10', al termine di uno scambio di prima tra Darmian, Dzeko, Barellae Dimarco, conclusa da quest'ultimo con un tiro di esterno sinistro che si infila in porta. La seconda arriva al 21', con Dzeko che si libera di Tonali realizzando il 2-0 con un tiro sul secondo palo. La terza rete arriva nella ripresa, poco prima dello scadere del tempo regolamentare, grazie a Lautaro Martinez che si libera della marcatura di Tomori e con un esterno destro supera Tatarusanu in uscita.

Per Inzaghi si tratta del quarto successo personale nella competizione, al pari di Lippi e Capello. Oltre alle 4 da allenatore, due con la sua attuale squadra e due con la Lazio, il tecnico dell'Inter ha nella propria personale bacheca anche due supercoppe da giocatore.

Questo il suo commento alla gara nel post partita:

"Siamo stati bravi a preparare una partita perfetta, siamo stati sempre lucidi e compatti, abbiamo vinto una Coppa importantissima, era il secondo obiettivo stagionale dopo gli ottavi di Champions, è un piacere vedere una squadra giocare così. Stasera ci godiamo questo trofeo perché vincere così contro il Milan, in una finalissima è bellissimo. Fa piacere aver vinto in questo modo contro un avversario di valore, stasera festeggiamo poi da domani pensiamo alle prossime partite. È giusto ringraziare la società, le nostre famiglie, i ragazzi che ci hanno permesso di arrivare a questa finale e i tifosi che sono arrivati fino a qui. Serate così ne abbiamo avute l’anno scorso, stasera era anche un derby, grazie ai ragazzi che hanno fatto una grande partita, sono stati concentrati. Sono orgoglioso dei ragazzi e del mio staff perché abbiamo fatto cose incredibili. Abbiamo fatto una partita concentrata, aggressiva, di corsa e determinazione, abbiamo spinto e ce la siamo giocata nel modo migliore. Ora dobbiamo continuare così".

Pioli, invece, ha spiegato così la prestazione dei suoi:

"Non abbiamo fatto un primo tempo all'altezza di una gara come questa commettendo troppi errori. Poi è diventata complicata, abbiamo provato a riaprirla all'inizio del secondo tempo ma abbiamo fatto troppo poco. Non siamo abituati a fare questi errori, sono pesanti, non stiamo vivendo il nostro momento migliore dal punto di vista mentale, dobbiamo fare di più e meglio. Come si riparte? Con l'unico modo che conosciamo, lavorare meglio per alzare il nostro livello, è una sconfitta che fa male, un trofeo che non riusciamo a vincere ma la stagione è li che aspetta e dobbiamo fare meglio. Non mi aspettavo questa prestazione perché conosco i miei giocatori e mi aspetto sempre prestazioni positive ma in questo momento facciamo fatica a rimanere squadra e a reagire agli errori, lo facciamo, ma individualmente, pesano i non risultati e oggi non siamo riusciti a reagire alle difficoltà della partita.Theo? Non parlerei di atteggiamento, in queste partite l'atteggiamento e la concentrazione ci sono, ci mancherebbe altro e non è giusto puntare il dito sui singoli, dobbiamo ritrovare armonia e freschezza mentale per tornare a giocare il calcio che sappiamo e oggi facciamo fatica a fare questo. Cosa preoccupa? Credo che siano tante situazioni perché anche oggi abbiamo subito il secondo gol dove eravamo piazzati ma non organizzati, dobbiamo fare più attenzione ma credo che dobbiamo migliorare nel complesso e ovviamente ciò avviene con l'innalzamento delle prestazioni singole e lo possiamo fare, è un duro colpo ma avremo la forza di reagire".



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