Oggi alla Camera, esattamente come avveniva in passato, si vota la fiducia sull'approvazione della legge di bilancio. Quella presentata, non solo è una manovra che è già stata bocciata in Europa dalla Commissione Ue con l'avvio di una procedura per infrazione e in Italia, come è naturale che sia, dall'opposizione in Parlamento, ma è anche una manovra su cui dubbi e perplessità serpeggiano anche nello stesso Governo, tanto che i due provvedimenti di bandiera - revisione della legge Fornero e reddito di cittadinanza - non sono stati presentati tra gli emendamenti che verranno votati alla Camera. Bisognerà attendere il passaggio della legge al Senato per saperne qualcosa.

E a rendere palesi le difficoltà di rapporti che oramai sono sempre più evidenti tra Lega e 5 Stelle è "spuntato" anche l'emendamento "Grillino" che vuole tassare l'acquisto di nuove auto alimentate tramite carburanti fossili, per finanziare gli incentivi a chi acquisti auto elettriche.

La Lega non lo vuole, i 5 Stelle ribadiscono che andrà in porto!

La "componente gialla" del Governo gialloverde non vuol descrivere il provvedimento come nuova tassa sull'auto dichiarando, in tutte le salse, che chi possiede un'auto a benzina o diesel non avrà alcun aggravio di costi. Non ci saranno tasse aggiuntive da pagare.

È vero. Ma i 5 Stelle non dicono però che la tassa la dovrà pagare chi acquista un'auto nuova, se questa non sarà elettrica! Una decisione che rischia di penalizzare le vendite di nuove auto, mette a rischio l'occupazione nei siti di produzione in Italia e sfavorisce gli italiani meno facoltosi che hanno necessità di comprarsi un'auto nuova.

Infatti, al di là della propaganda, gli incentivi del Governo non riescono a compensare l'acquisto di un'utilitaria elettrica da parte di coloro che non sono in grado di spendere. Il costo di un'auto elettrica è sempre troppo alto. Inoltre, bisogna poi considerare le difficoltà per la ricarica delle batterie... un'operazione che non è certo possibile fare ad un distributore in qualsiasi parte d'Italia.

Quindi, da una parte abbiamo il Movimento 5 Stelle che giura e spergiura che l'ecotassa - prudentemente rinominata ecosconto - rimarrà in manovra, mentre dall'altra la Lega dice che verrà tolta nel prossimo passaggio al Senato.

Lo ha ribadito lo stesso Matteo Salvini al suo pubblico - quello di Barbara D'Urso a Pomeriggio 5, la trasmissione in cui il vicepremier appare nei momenti d'intervallo dai social - affermando senza mezzi termini: "L'ho detto e lo ribadisco: nessuna nuova tassa o penalizzazione per comprare un'auto benzina o diesel!"

E tutto questo mentre i due leader della maggioranza dichiarano che "il governo va avanti compatto".