Come poteva terminare il GP del Belgio di Formula 1 se non con la decima vittoria stagionale di Max Verstappen (l'ottava consecutiva), nonostante al via sia partito dalla sesta casella della griglia per la penalità dovuta alla sostituzione del cambio? Inoltre, la Red Bull ha ottenuto anche il secondo gradino del podio, con Sergio Perez che stavolta ha fatto in pieno il suo dovere di gregario.
Verstappen non ha faticato molto a portarsi in testa alla gara. Dopo la solita ottima partenza era già quarto alle spalle di Hamilton. Sfruttando poi il DRS del velocissimo circuito di Spa-Francorshamps, dopo pochi giri ha superato i pilota della Mercedes, la Ferrari di Leclerc, passato in seconda posizione dopo esser stato superato da Perez neppure a metà del primo giro nonostante fosse partito in testa, ed infine l'altra Red Bull del compagno di squadra.
Il leader del campionato ha poi mantenuto la sua vettura in testa per il resto della corsa senza alcun problema, considerando che la pioggia caduta a metà gara solo per pochi minuti ha disturbato marginalmente la tenuta delle vetture, senza obbligare i piloti a dover ricorrere alle intermedie da bagnato.
Perez, come detto, ha tagliato il traguardo dietro il compagno di squadra con un distacco di circa 20 secondi, permettendo così alla Red Bull di ripetere la doppietta che aveva ottenuto l'ultima volta al Gran Premio di Miami, a maggio.
Leclerc è stato autore di un'ottima gara, riuscendo a mantenere il passo della Red Bull di Perez per buona parte della corsa, tenendo a bada anche la Mercedes di Hamilton che voleva raggiungere il terzo gradino del podio, salvo rinunciare nel finale accontentandosi di piazzare il giro veloce dopo aver effettuato il cambio gomme, considerando l'ampio margine sulla Aston Martin di Alonso, che si è poi classificato quinto.
Leclerc solo nel finale ha alzato il piede dall'acceleratore, dopo esser stato avvertito dal box di risparmiare carburante... uno dei tanti problemi di cui i piloti devono tener conto quando gareggiano sul circuito di Spa.
Sesta l'altra Mercedes di George Russell, che ha preceduto di una decina di secondi Lando Norris che, con la McLaren che ha sbagliato l'assetto delle proprie vetture, si è dovuto accontentare di un ruolo da comprimario e ha dovuto battagliare con l'Alpine di Ocon, ottavo, per mantenere la propria posizione.
La Aston Martin è riuscita a portare a punti entrambe le vetture, con Lance Stroll che si è piazzato nono, riuscendo a tener dietro l'AlphaTauri di Yuki Tsunoda, ultimo dei piloti andati a punti.
Pierre Gasly, con l'altra Alpine, ha allungato più di tutti gli altri piloti il primo stint, ma un pit stop troppo lento ha annullato la strategia relegandolo all'undicesimo posto, seguito dalle Alfa Romeo di Valtteri Bottas e Zhou Guanyu.
Il duo della Haas, Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg, entrambi partiti nelle retrovie a causa di penalità comminate loro nelle qualifiche, hanno terminato rispettivamente al 15° e 18° posto, mentre il 16° posto è andato alla seconda AlphaTauri di Daniel Ricciardo, che nel gran premio non è riuscito a ripetere la prestazione offerta in gara sprint.
Solo 18 vetture hanno completato la gara, a causa del contatto alla prima curva tra Oscar Piastri e Carlos Sainz, che ha portato al ritiro di entrambi i piloti: il pilota McLaren ha urtato il muro interno a La Source e si è fermato dopo un giro a bordo pista, mentre lo spagnolo della Ferrari ha continuato finché il buco apertogli dalla McLaren nella fiancata destra della vettura non ha progressivamente cominciato ad allargarsi costringendolo al ritiro.
Dopo l'ennesima vittoria, nella classifica del mondiale piloti Verstappen ha ora un vantaggio di 125 punti su Perez che a sua volta ha un vantaggio di 50 punti su Alonso, terzo, con Hamilton che lo insegue ad un punto. Leclerc è quinto, insieme a Russell, distanziato di 49 punti.
La Formula 1 va in vacanza e tornerà in pista nel weekend dal 25 al 27 agosto per il GP d'Olanda sul circuito di Zandvoort.