In base alle regole della propaganda e dell'irresponsabilità, in Italia le opposizioni parlamentari, comprese quelle delle forze politiche che adesso surrettiziamente dicono di sostenere il governo Draghi, cercano di descrivere l'andamento del contagio da Covid come se fosse storia passata, ripercorrendo la stessa strategia seguita lo scorso anno quando, dopo aver detto che la pandemia era ormai un lontano ricordo, sono state poi le più leste a sostenere lo slogan "prima la salute".

Come è facile intuire, la lungimiranza di tali politici/parlamentari e di chi li sostiene non va al di là di ciò che vedono davanti al loro naso. Una strategia utile per acquisire consensi, specialmente tra la maggioranza degli italiani che non ha o non fa uso della memoria. È un po' come la strategia dello struzzo, quella di nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere il pericolo, come se questo gli consentisse poi di evitarlo!

In relazione al contagio da Covid, tutti i partiti dell'allenza di destra, compresa Italia Viva, pretendono di far credere che il pericolo sia ormai un lontano ricordo, salutando come tardivo qualsiasi provvedimento che riduca a zero le misure di distanziamento sociale, grazie al fatto che il vaccino sia ormai da considerare una "mano santa", nonostante solo il 50% circa della popolazione adulta abbia ricevuto almeno una dose e solo il 30% sia completamente vaccinata. 

Non solo. Sono infatti ancora milioni le persone, anche fragili, nelle fasce di età a rischio che non hanno ricevuto neppure la prima somministrazione.

Sono almeno 11 le varianti del SARS-CoV-2 segnalate dall'Oms: 4 sono le più pericolose, mentre 7 sono da tenere sotto osservazione. Fa parte del gruppo delle prime la variante Delta, identificata in india già ad ottobre 2020.

Quella variante sta preoccupando e non poco le autorità sanitarie britanniche che stanno registrando un progressivo aumento nel numero di nuovi casi Covid, nonostante quasi il 90% delle persone adulte abbia ricevuto almeno una dose di vaccino. Tutti sono concordi nell'affermare che la variante Delta sia notevolmente più contagiosa (e conseguentemente più pericolosa) della variante inglese.

Secondo Andrea Crisanti, direttore di medicina molecolare dell'Università di Padova, in base a quanto ha dichiarato all'Adnkronos, "la variante Delta di Sars-CoV-2 è destinata a diventare dominante in Italia. Se è vero quello che hanno detto gli inglesi, che ha un indice di trasmissione più alto, è chiaro che ha un vantaggio competitivo e quindi si espanderà".

Il guaio è che tale eventualità non sia affatto remota, tutt'altro. Secondo un rapporto pubblicato dal Financial Times in collaborazione  all'istituto di ricerca belga Sciensano, basato sui dati di Gisaid, database di monitoraggio delle varianti del coronavirus, già adesso il 26% dei casi di nuovi contagi Covid in Italia sarebbe da attribuire alla variante Delta, una differenza enorme rispetto all'1% indicato nell'ultimo rapporto dall'Istituto superiore di sanità nazionale (ISS), che oltretutto includeva anche casi attribuibili al ceppo Kappa, anch'esso rilevato per la prima volta in India.

Nonostante ciò, gli irresponsabili al governo festeggiano perché tra alcuni giorni l'uso delle mascherine all'aperto non sarà più obbligatorio, mentre altri (Giorgia Meloni) scrivono:

"Il Ministro Speranza annuncia trionfante l'abolizione dell'obbligo di mascherine all'aperto in zona bianca a partire dal 28 giugno. Quanta grazia, Ministro. Siamo tra le ultime Nazioni in occidente ad abolire un obbligo assurdo, privo di qualsiasi fondamento scientifico e il Ministro della Salute ha pure la faccia tosta di rivendicare il risultato. La realtà è che la sua catastrofica gestione dell'emergenza sanitaria ha visto l'Italia tra le Nazioni che hanno il più alto tasso di mortalità da Covid-19, nonostante le restrizioni più stringenti. I numeri parlano chiaro e inchiodano in maniera incontrovertibile il disastro della gestione Speranza".

Inutile ricordare alla "signora" Meloni che i dati reali sulla mortalità da Covid sono enormemente diversi da quelli ufficiali e che l'Italia, in base a ciò, registrerebbe un'incidenza relativa alla mortalità ben diversa (e sicuramente minore) rispetto a quella da lei citata... stessa cosa dicasi per Matteo Renzi che sostiene tale tesi, anch'egli molto soddisfatto dell'attuale gestione della pandemia.

Il modo di fare politica di questi personaggi, basato sulla pelle degli italiani che loro dicono di voler rappresentare e difendere, non solo è vomitevole, ma è chiaramente pericoloso. Ma nessuno sembra accorgersene, per ora. Ma la cosa ancor più fastidiosa è che quando il contagio riprenderà a crescere allora nessuno se ne prenderà la responsabilità.