"Nella striscia di Gaza, territorio occupato da Israele dal 1967, vivono 2,2 milioni di palestinesi. Quasi la metà sono bambini. A causa dell'assedio totale israeliano, della mancanza di combustibile, gli ospedali hanno smesso di funzionare, non c'è elettricità, sta finendo l'acqua pulita. Mentre ciò accade Israele ha lanciato oltre 6000 ordigni, colpendo indiscriminatamente scuole, ospedali, istituzioni non governative, case. Alcuni quartieri sono stati sommersi da una pioggia di fosforo bianco (fonte Human Rights Watch). E i palestinesi dalla Striscia non possono uscire, come non possono uscire ormai dal 2007. Stiamo assistendo a un massacro, a una pulizia etnica.I media non parlano di questo massacro. Quando, raramente, lo fanno, devono sempre mettere sullo stesso piano la violenza dell'occupante con quella di chi è occupato. Ma normalmente si accontentano di giustificare l'occupazione israeliana.I politici italiani, in questo senza distinzione tra destra e centrosinistra, farebbero tutto ciò che Washington ordina. Se gli Usa hanno deciso che Israele puo infrangere il diritto internazionale e condurre una rappresaglia criminale contro una popolazione da esso occupata, i nostri politici saranno in prima fila a fare il tifo.Gli stati sedicenti democratici europei stanno impedendo ai palestinesi e a noi solidali di manifestare.In Italia non si può manifestare nei centri storici, le manifestazioni devono essere o invisibilizzate o direttamente represse.C'è però un'Italia che non resta in silenzio, che vuole infrangere i divieti, perché il silenzio è complice. Ogni singola voce che si leva contro questo massacro è importante, perché fa prendere coraggio ad altri, perché impone la verità, e perché può togliere consenso e legittimità ai nostri governi che stanno dando impunità alla pulizia etnica messa in atto da Israele".

Solo Potere al Popolo (e pochissimi altri), in Italia, sembra avere il coraggio di riassumere la follia in atto in questo momento in Medio Oriente e nei Paesi occidentali. Inutile ripetere l'ovvio, ma di questi tempi è necessario. L'attacco di Hamas è da condannare. Restano i dubbi su come sia stato possibile organizzarlo ed effettuarlo e le eventuali ipotesi (logiche) in relazione all'improvvisa cecità dell'intelligence israeliana. A parte questo sparare sui civili è sempre e comunque un atto barbarico.

Tutti i media occidentali parlano dei 1.300 morti israeliani, i governi democratici vietano le manifestazioni in cui non si esalti Israele e sia i media che i governi non hanno nulla da obiettare che Israele si stia vendicando dell'attacco del 7 ottobre sui civili palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, distruggendo edifici e ammazzando persone senza pietà. A Gaza sono quasi 2.400 i morti, mentre il numero di feriti si sta avvicinando ai 10mila. Un terzo delle vittime sono minori, persino neonati. 

Da una settimana, Israele tiene sotto assedio Gaza che è senza elettricità, cibo, acqua, carburante, comunicazioni... impedendo all'Egitto di far entrare nella Striscia dal valico sud di Rafah (territorio egiziano) i camion con gli aiuti umanitari. Gli ospedali non sono ormai più in grado di operare. 

Di tutto questo nessuno parla.

I (post) fascisti che si riconoscono nell'estrema destra italiana supportano, felici, lo stragismo di Israele, mentre i partiti della sinistra parlamentare, solo se tirati per i capelli ad esprimersi su quanto sta accadendo, sostengono Israele raccomandando al massimo moderazione.

Ieri sera un'esaltata Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, in una trasmissione di propaganda organizzata dal Tg1 dove si parlava dell'attuale conflitto in Medio Oriente a senso unico commentando i fatti solo dal punto di vista israeliano, non si capacitava di come qualcuno abbia potuto manifestare a favore dei palestinesi, addirittura lanciando slogan come "free palestine" che, a suo dire, equivarrebbe alla distruzione dello Stato di Israele! In studio, tre presunti giornalisti ed un generale non hanno ritenuto necessario chiedere chiarimenti.

La propaganda israeliana e occidentale che oltre a bombardare i civili sta affamando e assetando più di 2 milioni di persone, definite da un ministro israeliano "animali umani", vuol far credere che non esista una questione palestinese, che non esista l'apartheid di Israele e che tutto sia riconducibile al terrorismo islamico che vuole sterminare chiunque non preghi Maometto o Allah! A questo stiamo assistendo.

Purtroppo, però, a commettere un genocidio a Gaza sono gli israeliani che quando è iniziato il conflitto hanno anche ucciso oltre 50 palestinesi in Cisgiordania. Lo hanno fatto i soldati israeliani e i coloni israeliani con il supporto dei soldati. Così...

E tutto sarebbe da ricondurre al terrorismo islamico? E non esisterebbe una questione palestinese?