Riccardo Magi di +Europa:

"Il governo Meloni ha appena ucciso il settore della cannabis light nel nostro Paese: nella seduta fiume di questa notte in commissione alla Camera è stato infatti approvato l’emendamento al ddl sicurezza che equipara la cannabis light a quella con thc. Il governo Meloni, in preda alla furia ideologica, cancella una filiera tutta italiana, 11mila posti di lavoro. E pensano anche di aver fatto la lotta alla droga…"

La furia ideologica dei (post) fascisti stavolta ha superato il livello, poiché il loro stessi sponsor hanno bocciato l'emendamento al Ddl Sicurezza. Ecco che cosa ha detto Coldiretti:

"Chiediamo la modifica di un emendamento che danneggia pesantemente le aziende agricole. Imporre il divieto di raccolta ed essicazione dell'infiorescenza della canapa rischia di far crollare un intero settore dove sono impegnati tanti giovani agricoltori che producono canapa in piena legalità, come pure riconosciuto dalla normativa europea, anche per rispondere a mercati come quelli della nutriceutica, della cosmetica, dell'industria o dell'arredo'.L'emendamento che toglie la possibilità di raccogliere, utilizzare ed essiccare l'infiorescenza, blocca anche le esportazioni verso i mercati esteri che rappresentano una grossa fetta del nostro mercato, colpendo a morte un settore produttivo che conta migliaia di persone impiegate e circa 4mila ettari coltivati".

Per Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori italiani,

"se ne va letteralmente in fumo la filiera dei produttori di canapa legale, che conta migliaia di posti di lavoro e circa 500 milioni di euro di fatturato annuo. Una decisione presa in piena notte, frutto di pregiudizi ideologici e il risultato di un mancato dialogo da parte del Governo con gli operatori del settore.Il provvedimento arriva per altro in un periodo in cui la produzione è in pieno campo, con il rischio per gli agricoltori di non poter vendere il frutto del proprio lavoro, legale, tracciato e controllato dalle stesse forze dell’ordine. E il risultato di tutto ciò sarà che ancora una volta gli agricoltori saranno costretti a faticosi e costosi ricorsi in sede giuridica pur di vedersi riconosciuti diritti previsti dalle normative comunitarie".

 Questo è quello che accade se al governo di un Paese approdano degli incapaci.