Sono almeno 730 le persone uccise e altre 1.367 quelle rimaste ferite, da quando il 18 marzo Israele ha violato il cessate il fuoco a Gaza e ripreso la guerra bombardando obiettivi civili, secondo l'ultimo rapporto del Ministero della Salute. 65 le persone uccise nelle ultime 24 ore, 134 quelle ferite. Il nuovo bilancio del genocidio? 50.082 morti (esclusi i dispersi) e 113.408 feriti.
A Rafah, la città più a sud della Striscia, domenica le forze israeliane hanno circondato il quartiere di Tal as-Sultan, intimando alla popolazione di andarsene a piedi seguendo un unico percorso verso al-Mawasi, una tendopoli più a nord nata lungo la costa... su cui in queste ore le IDF avrebbero aperto il fuoco! Migliaia di persone sono fuggite da Rafah, ma molti residenti sarebbero impossibilitati a farlo, circondati dai soldati israeliani.
La situazione a Gaza è ancor più caotica e disperata di quanto non lo fosse prima del cessate il fuoco, poiché da tre settimane vi è un blocco totale nell'ingresso degli aiuti umanitari e l'interruzione dell'energia elettrica impedisce anche la fornitura di acqua.
A questi evidenti crimini, vanno aggiunti gli ormai quotidiani bombardamenti da parte dell'esercito occupante su obiettivi che in base alle convenzioni internazionali dovrebbero essere salvaguardati... ma il morale esercito dello Stato ebraico delle convenzioni internazionali "se ne frega" e così a Khan Younis ha bombardato il reparto di chirurgia dell'ospedale Nasser, che è stato distrutto e non è più operativo, in modo che non possa prestare cure alle persone che giornalmente vengono prese di mira.
I nazifascisti genocidari dello Stato ebraico, in base alle parole del ministro degli Esteri Gideon Saar, pretendono di combattere una guerra in favore del mondo libero:
"Iran, Houthi, Hamas e Hezbollah ci attaccano perché siamo vicini. Ma non fatevi illusioni, la guerra è contro la civiltà occidentale, contro i suoi valori e i suoi stili di vita".
Questo delinquente - non potrebbe essere altrimenti appartenendo ad un governo guidato e composto da criminali che giornalmente compiono stragi paragonabili a quelle naziste - ha fatto tali affermazioni in una conferenza stampa a Gerusalemme Ovest dove era presente la sua omologa dell'UE Kaja Kallas!
La Kallas, quella che con il placet della von der Leyen promuove una guerra permanente contro la Russia, nell'occasione ha riassunto così la posizione dell'UE in questi termini:
"Il mio messaggio in Israele oggi: in una nuova guerra, entrambe le parti perdono. Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi e Israele deve ripristinare completamente gli aiuti umanitari a Gaza. I negoziati devono riprendere".
My message in Israel today: in a new war, both sides lose.
— Kaja Kallas (@kajakallas) March 24, 2025
Hamas must release all hostages and Israel must fully reinstate humanitarian aid into Gaza.
Negotiations must resume.
Press conference with @gidonsaar ↓ https://t.co/n1WqSTQUAv
In pratica, invece di annunciare, da parte dell'Ue, la fine di qualsiasi relazione diplomatica e commerciale con Israele, quella indecente svergognata della Kallas non ne ha neppure condannato i nuovi crimini, mentre quel delinquente di Saar ha anche avuto la faccia tosta di dire che un attentato odierno nei pressi di Haifa sarebbe il risultato di un "continuo incitamento" [all'odio, agli attentati, alla rivolta? non è stato specificato, ndr] da parte dell'Autorità Nazionale Palestinese... in modo da giustificare il genocidio in corso anche nei Territori Occupati.
Il paradosso? La conferenza stampa si è tenuta all'Hotel King David, lo stesso che i terroristi ebrei fecero saltare in aria il 22 luglio 1946 assassinando 91 persone.