Fatta la necessaria premessa che in questo mondo non siamo tutti uguali, che ogni individuo possiede capacità proprie e che dovrebbe essere giustamente retribuito per esse, considerando che un ingegnere non può avere lo stesso stipendio di un operaio, così come un chirurgo non può percepire quanto un infermiere, e così via, emerge l’esigenza e l’opportunità di una distinzione chiara dei ruoli tra Dirigenti e Impiegati nell’ambito dei Ministeri della nostra Repubblica, anche sotto il profilo stipendiale.
Tuttavia, questa distinzione, in un paese civile e democratico, dovrebbe avvenire garantendo anche all’ultimo degli impiegati uno stipendio dignitoso e adeguato al costo reale della vita. Detto ciò, persistono, tuttavia, ‘disparità di trattamento’ del tutto ingiustificate, specialmente considerando che il buon esempio dovrebbe partire proprio dall’alto: dai dirigenti stessi.
Una discriminante su tutte, l’orario di lavoro.
Gli Impiegati hanno un orario di entrata e uscita prestabilito. Devono rispettare l'orario di lavoro giornaliero e il monte ore settimanale, con obbligo di timbratura all'inizio e alla fine della giornata lavorativa. I Dirigenti, invece, hanno maggiore flessibilità nell'orario di lavoro. Non sono generalmente tenuti a timbrare l'entrata e l'uscita e possono gestire il proprio tempo in base alle necessità della funzione dirigenziale.
Ne consegue un’altra differenza riferita alla riscossione dei buoni pasto.
Gli Impiegati, per ottenere un buono pasto, devono fare una pausa pranzo di almeno mezz'ora e rispettare un minimo di ore lavorate giornaliere. Per i Dirigenti, invece, è sufficiente una sola timbratura per ottenere il buono pasto, senza necessità di una pausa pranzo di durata specifica e senza obbligo di orario.
Settimana corta. Gli Impiegati sono tenuti a recuperare le sei ore del sabato durante il corso della settimana e se non completano l'orario settimanale devono recuperare le ore mancanti. I Dirigenti, invece, non sono tenuti al recupero del sabato, avendo la più totale flessibilità nell'organizzazione del proprio lavoro.
Carriera. Gli Impiegati devono accumulare lauree, titoli, corsi e quant’altro per accedere a concorsi interni e progressioni, sono sottoposti ogni anno a valutazione con tanto di pagella, per restare a fare quello che fanno senza nessun avanzamento professionale in cambio di qualche decina di euro in più in busta paga. I Dirigenti, invece, procedono con scatti automatici fino all’apice della loro carriera senza un esame ed un accertamento, a botte di parecchie migliaia di euro.
Insomma, gli impiegati tirano avanti la carretta, restando fermi al palo con qualche contentino, e i dirigenti, sul lavoro degli impiegati, costruiscono le loro carriere d'oro!