Il generale Marco Bertolini, già comandante della Brigata Folgore e capo di Stato Maggiore del comando Nato ISAF in Afghanistan, riflette sulla situazione in Russia prima e dopo l’insurrezione della Wagner.

Difficile dire con esattezza cosa sia successo e per quale motivo, ma quel che è certo è che il conflitto interno si è risolto a favore del governo e dei comandi militari. Prigozhin ha agito a seguito del suo scontro con il Ministero della Difesa, forse per ambizione personale, ma ha perso.

La Wagner che operava in Ucraina sarà smembrata o assorbita dall’esercito regolare e d’ora in poi risponderà al potere militare centrale. Probabilmente era che sperava proprio lo Stato Maggiore russo, al quale adesso la Wagner dovrà rispondere. Da un punto di vista strettamente strategico e bellico, è giusto e normale che vi sia un centro decisionale finale che detta la linea per tutti.

E intanto gli ucraini non hanno potuto o saputo approfittare della momentanea défaillance russa. Le linee difensive dei russi hanno tenuto quasi perfettamente. Gli ucraini potrebbero forse sfruttare il prosciugamento delle acque della diga saltata a Nova Khakovka per passare più facilmente dall’altro lato.