Il tifo va al di là della politica, ci mancherebbe! Però, chi è investito di un ruolo istituzionale dovrebbe avere un minimo di rispetto per il ruolo ricoperto, in rappresentanza degli italiani. Un rispetto che, per forza di cose, riguarda tutto quel che uno fa e tutto quel che uno dice.
Pertanto, se uno è eletto in Parlamento è parlamentare sempre, non solo nelle ore d'ufficio. Ancor di più se uno è nominato ministro, visto che rappresenta tutti gli italiani e non solo quelli che lo hanno eletto (nel caso il ministro sia un parlamentare).
Quindi? Quindi è inopportuno, sia in base alla forma che in base alla sostanza (la Costituzione in relazione agli incarichi pubblici parla di disciplina e onore), che un ministro della Repubblica indossi una maglietta in cui si definisce un "bandito", seppure del Milan.
Magari potrebbe pure esser vero, in senso generale al di là del tifo calcistico, ma in questo caso deve essere la magistratura ed un processo dopo il terzo grado di giudizio a stabilirlo. E se così fosse, di conseguenza, almeno il ministro uno non potrebbe/dovrebbe più farlo.
Ma se un ministro si definisce autonomamente, di propria iniziativa, un bandito, termine che tra i suoi significati ha anche quello di
"criminale, delinquente, e spec. chi commette rapimenti, assalti a mano armata e altri delitti, da solo o, più spesso, come membro di una banda organizzata; anche estens., scherz., furfante: quei ragazzi sono proprio dei banditi!" (secondo Treccani),
come può pensare di essere credibile, non solo per le opposizioni, ma anche per la sua stessa maggioranza?
Crediti immagine: la foto è stata pubblicata sui suoi profili social dallo stesso Matteo Salvini #Salvini #bandito