Claudia Lodesani - medico infettivologo, operatrice umanitaria e presidente di Medici Senza Frontiere Italia - lo aveva ribadito con tweet: "Abbiamo seguito le indicazioni della Guardia Costiera libica. Sulla base di quale legge del diritto marittimo non ci viene assegnato un porto sicuro dove sbarcare?"


In passato, il ritornello usato da ministri e politici dell'attuale maggioranza politica che supporta il Governo in Italia per giustificare i respingimenti ed il mancato approdo nei porti del nostro Paese era stato quello di accusare le Ong di aver sottratto, ovviamente a scopo di lucro (senza naturalmente sentire il bisogno né di precisarlo, né di provarlo), alla gestione della Guiardia Costiera libica il salvataggio dei migranti in mare.

Nel caso dell'Aquarius, che si è creato lo scorso fine settimana, sono stati però proprio i libici a dire all'equipaggio della SOS Mediterranee e di Medici Senza Frontiere di intervenire nel salvataggio dei naufraghi, aggiungendo poi che non era di loro competenza indicare un approdo.

Quindi, Aquarius ha agito secondo le regole, da tutti i punti di vista, smascherando la becera ipocrisia dei ministri del cambiamento, come delle istituzioni dell'Europa e dei Paesi che la compongono.

Evidentemente, però, la razionalità ha fatto breccia in Europa, anche se non nell'Italia, ed una soluzione si è trovata.


Così i migranti, come indicato nel comunicato del governo maltese sopra riportato, sbarcheranno a Malta e saranno poi accolti in 5 Paesi dell'Unione. Spagna e Portogallo ne accoglieranno, rispettivamente, 60 e 30, gli altri andranno in Francia, Germania e Lussemburgo.