Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che a margine del vertice del G20 ha avuto brevi colloqui con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, ha commentato negativamente il piano di pace di Zelensky, definendone irrealistiche le condizioni elencate:

"Sanno benissimo che l'Ucraina sta rallentando il processo di accordo, vietando i negoziati con la Russia con un decreto di Zelensky", ha detto Lavrov. "Ho ricordato che tutti i problemi sono da parte ucraina, che rifiuta categoricamente ogni trattativa e propone condizioni ovviamente irrealistiche e inadeguate all'attuale situazione".

Allo stesso tempo, la Russia ha ripetutamente confermato di non rifiutare i negoziati. Più a lungo Kiev mantiene questa posizione, più difficile sarà trovare un accordo, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo che, dopo aver definito il discorso di Zelensky "molto interessante", ha poi aggiunto:

"Non elencherò tutto ciò che ha detto – c'era una retorica militante, aggressiva, russofoba - ma il contenuto di questo discorso e lo stato di questa persona sono ben caratterizzati dalla sua frase sullo sbarco degli alleati in Normandia nel 1944 che ha segnato un punto di svolta nella seconda guerra mondiale. Traete voi le conclusioni".

Per la cronaca, queste sono state le parole di Zelensky:

"Per l'Ucraina, questa operazione di liberazione delle nostre forze di difesa [a Kherson, ndr] ricorda molte battaglie che sono diventate punti di svolta nelle guerre del passato. Quelle battaglie simboleggiavano tali cambiamenti, perché dopo la gente sapeva chi sarebbe stato il vincitore anche se la vittoria finale non era ancora arrivata. È come, ad esempio, il D-Day, lo sbarco degli Alleati in Normandia. Non era ancora un punto finale nella lotta contro il male, ma  determinò l'intero ulteriore corso degli eventi. Questo è esattamente quello che stiamo osservando adesso".

I partecipanti al vertice del G20 - ha poi detto Lavrov ai giornalisti - hanno quasi completato il lavoro sulla dichiarazione finale, con i paesi occidentali che hanno cercato di politicizzare il documento, inserendovi una formula di condanna della Russia a nome dell'intero G20, inclusa la Russia!

I partecipanti al vertice approveranno la dichiarazione finale dopo la riunione del 16 novembre.