L'andamento del contagio da Covid in Svizzera, in proporzione, è leggermente peggiore rispetto a quello che registriamo in Italia, ma in base alle scelte dei vari cantoni, le restrizioni relative alle attività sciistiche per le prossime festività non saranno univoche. Le conseguenze delle piste aperte, oltre ai rischi rappresentati dagli impianti di risalita, sono collegate alle attività che normalmente sono associate al dopo sci: bevute, cene, feste... e se tali attività non potranno svolgersi in locali pubblici è molto probabile che si svolgeranno nelle abitazioni private. Il coronavirus, sicuramente, ringrazierà.

L'andamento del contagio in Austria, invece, sembra rispecchiare quello dell'Italia. La discesa del numero di contagi si è fermata ed il numero di morti è sempre alto. Per questo,  trascorso il Natale, gli austriaci inizieranno un nuovo lockdown che durerà fino al 18 gennaio. Una scelta che cerca di salvare capra e cavoli, rappresentati gli uni dalla salvaguardia della salute pubblica e gli altri dalle esigenze delle località sciistiche. In pratica, il governo austriaco sembra dire "contagiatevi pure", ma dopo non potrete diffondere il virus perché rimarrete in casa. Probabilmente, il coronavirus ringrazierà anche il governo austriaco. 

L'andamento del contagio, giornalmente, in tutto il mondo fa registrare una media che si avvicina ai 600mila casi, con quella dei decessi che supera i 10mila. In tutto il mondo il numero dei contagiati sta ormai per raggiungere gli 80 milioni mentre i morti sono 1,7 milioni. Numeri, va sottolineato, che includono solo le persone risultate positive ad un test anti Covid. I numeri reali del contagio e delle sue conseguenze dirette e indirette sui decessi sono ovviamente ben più elevati e solo in futuro, raffrontando i vari dati statistici, potremo avere un quadro reale del contagio.

Persino la Svezia, che ha seguito una logica che dovrebbe portare ad una possibile immunità di gregge, dopo aver registrato una diffusione esponenziale di contagi e decessi a partire da fine ottobre, ha imposto alcune limitazioni e nuove raccomandazioni ai residenti, vietando poi manifestazioni pubbliche e limitando il numero di persone che si possono riunire nelle abitazioni private.

I Paesi europei con più abitanti, in base all'andamento del contagio, per le prossime feste in alcuni casi  manterranno le misure attualmente in atto con qualche deroga, in altri ne applicheranno di nuove, più rigide.

La Francia ha mantenuto il coprifuoco, ma lo revocherà per la vigilia di Natale, mentre i locali pubblici continueranno a rimanere aperti. Maggiori concessioni in Spagna per quanto riguarda il coprifuoco per la vigilia di Natale e San Silvestro, ma ci sono limitazioni per le riunioni familiari e gli spostamenti tra le regioni. In Germania la curva dei contagi e quella dei decessi è in peggioramento e la Merkel ha imposto un nuovo lockdown fino al 10 gennaio, con minime concessioni per il Natale e il Capodanno.

In Gran Bretagna il numero dei nuovi casi è sensibilmente aumentato negli ultimi giorni, specie nel sud. La conseguenza è un nuovo lockdown - di livello 4 - che interessa Londra, parti dell'Inghilterra orientale e sudorientale ed il Galles. Misure che, secondo quanto ha dichiarato il ministro della Salute Hancock alla BBC, potrebbero addirittura durare mesi.

Ai residenti nelle aree di livello 4 il governo Johnson chiede di rimanere a casa, a meno che non si debbano muovere per motivi di lavoro o di studio. Solo una persona può far visita ad altri nuclei familiari e saranno limitati anche i numeri delle riunioni in spazi all'aperto. Tutte le attività non essenziali dovranno chiudere. I residenti nelle aree di livello quattro non potranno viaggiare all'estero, tranne che in alcuni casi. Anche i matrimoni sono stati vietati.

Le restrizioni che sono partite quest'oggi nel Regno Unito sono da collegarsi alla scoperta di una nuova variante del SARS-CoV-2 che, rispetto alla precedente, sarebbe in grado di diffondersi in maniera molto più rapida, anche se però non sarebbe più mortale. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha riscontrato la stessa mutazione anche nei Paesi Bassi, in Danimarca e in Australia. Finora non ci sono prove che possano far ritenere che la nuova variante possa reagire in modo diverso ai vaccini.