Mercoledì, la Commissione europea - come riportato in una nota - ha adottato una strategia volta a una gestione sostenibile della pandemia nei prossimi mesi invernali, un periodo in cui circostanze specifiche, come il fatto di riunirsi in ambienti chiusi, possono comportare il rischio di una maggiore trasmissione del virus.

La strategia raccomanda di non abbassare la guardia e restare prudenti durante tutto il periodo invernale e anche nel 2021 quando avverrà la distribuzione di vaccini sicuri ed efficaci. La Commissione fornirà allora ulteriori orientamenti su una revoca graduale e coordinata delle misure di contenimento.

Questo è il piano della Commissione.

La strategia odierna si basa su precedenti raccomandazioni come la tabella di marcia europea di aprile per la revoca graduale delle misure di contenimento, la comunicazione di luglio sulla preparazione a breve termine e la comunicazione di ottobre su ulteriori misure di risposta alla COVID-19. In Europa la prima ondata della pandemia è stata efficacemente contenuta grazie a misure stringenti, il cui allentamento troppo rapido durante l'estate ha però portato a una recrudescenza in autunno.

Finché non sarà disponibile un vaccino sicuro ed efficace e gran parte della popolazione non sarà stata vaccinata, gli Stati membri dell'UE dovranno proseguire gli sforzi per attenuare la pandemia seguendo un approccio coordinato, come richiesto dal Consiglio europeo.

Ulteriori raccomandazioni saranno emanate all'inizio del 2021 al fine di elaborare un quadro completo di controllo della COVID-19 basato sulle conoscenze e sull'esperienza maturate finora e sugli ultimi orientamenti scientifici disponibili.


Per offrire chiarezza alle persone e scongiurare una recrudescenza del virus come conseguenza delle festività di fine anno, è fondamentale un approccio coordinato a livello dell'UE. Qualsiasi allentamento delle misure dovrebbe tenere conto dell'evoluzione della situazione epidemiologica e della disponibilità di capacità sufficienti per effettuare test, rintracciare i contatti e curare i pazienti.

Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, ha affermato: "In questi tempi estremamente difficili è di vitale importanza fornire agli Stati membri orientamenti che promuovano un approccio comune alla stagione invernale e che indichino in particolare come gestire il periodo di fine anno. Dobbiamo limitare futuri focolai di contagio nell'UE. Solo attraverso una gestione continua della pandemia riusciremo ad evitare altri lockdown e gravi restrizioni e a superare insieme la crisi."

Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: "In Europa ogni 17 secondi una persona perde la vita a causa della COVID-19. Sebbene si stia probabilmente stabilizzando, la situazione rimane nondimeno delicata. Quest'anno anche le festività di fine anno saranno diverse, come tutto il resto. Non possiamo vanificare gli sforzi compiuti da tutti noi negli ultimi mesi e nelle ultime settimane. Quest'anno, la vita e la salute devono avere la precedenza sulle feste. Ma con i vaccini all'orizzonte c'è anche speranza. Tutti gli Stati membri devono essere pronti ad avviare le campagne di vaccinazione e a distribuire i vaccini al più presto, non appena ne sarà disponibile uno sicuro ed efficace."

Queste le misure di controllo raccomandate:

distanziamento fisico e limitazione dei contatti sociali, fondamentali durante i mesi invernali, compreso il periodo delle festività. Le misure dovrebbero essere mirate ed elaborate in base alla situazione epidemiologica locale per limitarne l'impatto socioeconomico e aumentare l'adesione alle stesse da parte delle persone;

test e tracciamento dei contatti, essenziali per individuare cluster di casi e interrompere la trasmissione dell'infezione. La maggior parte degli Stati membri dispone ora di app nazionali per il tracciamento dei contatti. Il servizio di gateway federativo europeo consente il tracciamento transfrontaliero;

sicurezza degli spostamenti, che richiede un approccio coordinato a fronte del possibile aumento degli spostamenti durante le festività di fine anno. Occorre preparare le infrastrutture di trasporto e comunicare con chiarezza gli obblighi di quarantena che possono essere imposti quando la situazione epidemiologica nella regione di origine è più grave rispetto alla regione di destinazione.
personale e capacità dei sistemi sanitari: occorre predisporre piani di continuità operativa delle strutture sanitarie per garantire la gestione dei focolai di COVID-19 e la continuità dell'accesso alle altre cure. Tramite appalti congiunti si può sopperire alle carenze di attrezzature mediche;

salute mentale: la stanchezza da pandemia è una reazione naturale alla situazione attuale. Gli Stati membri dovrebbero seguire gli orientamenti dell'ufficio regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità relativi al potenziamento del sostegno pubblico per fronteggiare la stanchezza da pandemia. Anche il sostegno psicosociale dovrebbe essere potenziato;

strategie nazionali di vaccinazione: la Commissione è pronta a sostenere gli Stati membri ove necessario nella distribuzione dei vaccini secondo i rispettivi piani di distribuzione e vaccinazione. Un approccio comune a livello dell'UE per quanto riguarda i certificati di vaccinazione dovrebbe rafforzare la risposta della sanità pubblica negli Stati membri e la fiducia dei cittadini nello sforzo di vaccinazione.


Tra l'altro il Ministro Speranza si è espresso così ieri in Parlamento:"Il Governo attraverso le mie ordinanze si è assunto le responsabilità di scelte difficili ma necessarie. Senza queste scelte sarebbe impossibile mettere la curva sotto controllo, e la pressione sulle strutture ospedaliere diventerebbe insostenibile. Nel prossimo Dpcm si confermerà la classificazione delle Regioni in 3 zone (gialla, arancione e rossa), uno strumento efficace che sta funzionando. Per le festività natalizie e di fine anno le misure andranno ulteriormente rafforzatem anche in un quadro di coordinamento europeo. Vanno limitati gli spostamenti internazionali e quelli tra Regioni. E nei giorni 25 e 26 dicembre, e 1 gennaio si prevede un divieto per gli spostamenti anche tra Comuni".

Dobbiamo tutti in questo momento dare un segno forte di responsabilità e fare attenzione alle varie norme. Troppo spesso vediamo ancora alcuni atteggiamenti irresponsabili che vanno frenati.

Dobbiamo al momento esser coscienti che  "a mio giudizio e spero di sbagliare"... che tutte queste misure dovremo sopportarle per almeno un altro anno  sempre e solo se il vaccino sarà efficace, se sarà fatto da molti e se sarà distribuito in modo capillare. 

Purtroppo, nota dolente, i vaccini che si pensa di somministrare prodotti con tecnologie diverse da quelle utilizzate in passato, hanno sì superato per quanto si sa le varie fasi di test, ma bisogna anche ricordare che "non conosciamo assolutamente eventuali loro effetti a medio e lungo termine". Ovvio che ci sarà una vigile farmacovigilanza ma... non posso escludere, e credo che nessuno al momento possa farlo, che esisteranno effetti magari al momento sconosciuti (e non me lo auguro) oppure effetti che pur non essendo dovuti al vaccino verranno segnalati e creeranno caos.

La medicina quando dice che il vaccino è sicuro "diciamo al 95%" lascia un 5% di dubbi a cui al momento (è solo un esempio) nessuno secondo scienza e coscienza può risolvere.

Alla domanda "dottore il vaccino è sicuro , non porterà effetti ecc. ecc. ecc., posso farlo senza avere paura" a mio giudizio la riposta sarà "sì nel 95% dei casi... per pochi ci saranno piccoli effetti... per altri potranno esserci effetti finora sconosciuti".

Ma sia ben inteso che questo vale in medicina anche per moltissimi farmaci... vaccini compresi.