È il conduttore televisivo Massimiliano Ossini il testimonial della campagna 2024 per l'uso consapevole degli antibiotici organizzata dal ministero della Salute in collaborazione con AIFA.
Gli antibiotici sono un prezioso traguardo della medicina che ha permesso di salvare milioni di vite, grazie alla loro capacità di rallentare o bloccare la crescita dei batteri; vengono usati per curare le infezioni nelle persone, negli animali e talvolta nelle piante. Non tutti gli antibiotici sono attivi contro tutti i batteri. Esistono più di 15 diverse classi di antibiotici che differiscono nella loro struttura chimica e nella loro azione contro i batteri. Un antibiotico può essere efficace contro solo uno o più tipi di batteri.
Questi medicinali vanno usati però soltanto quando è strettamente necessario.
L’uso inappropriato e l’abuso di antibiotici, sia in ambito umano che veterinario, sono tra le principali cause dell’antibiotico-resistenza e del suo aumento.
Risulta, pertanto, fondamentale intervenire in tutti gli ambiti, partendo da uno sforzo per armonizzare a livello nazionale le strategie per l’uso appropriato di antibiotici, integrandole con quelle di controllo delle infezioni correlate all’assistenza, a livello di ospedali, Residenze Sanitarie Assistite e comunità, tenendo conto delle indicazioni nazionali e internazionali di riferimento.
Allo stesso tempo si deve puntare a migliorare le conoscenze e il livello di consapevolezza sull’uso appropriato di antibiotici in tutti gli ambiti assistenziali e per tutte le figure assistenziali e promuovere nei cittadini la consapevolezza dell’importanza di un uso responsabile degli antibiotici.
Tutti possono fare la loro parte per affrontare questa minaccia per la salute umana: pazienti, medici, infermieri, farmacisti, veterinari, agricoltori, cittadini e politici.
La resistenza agli antibiotici è un fenomeno naturale, causato da mutazioni nei geni dei batteri o acquisizione di altri fattori di resistenza. Tuttavia, l'uso eccessivo e inappropriato di antibiotici accelera l'emergere e la diffusione di batteri resistenti agli antibiotici.
Quando esposti agli antibiotici, i batteri sensibili vengono uccisi e i batteri resistenti possono continuare a crescere e moltiplicarsi. Questi batteri resistenti possono diffondersi per contatto diretto o indiretto, e causare infezione in altre persone. I fattori che accelerano lo sviluppo di microrganismi resistenti sono comunque molteplici. L’uso inappropriato degli antibiotici non riguarda solo il settore umano, ma anche quello veterinario e agro-alimentare.
Anche la diffusione delle infezioni correlate all’assistenza causate da microrganismi antibiotico-resistenti e il limitato controllo di queste infezioni incide sulla diffusione di elementi di farmaco-resistenza, come anche la globalizzazione delle merci e gli spostamenti internazionali.
“E' importante tenere alta l'attenzione sui rischi legati all'antibiotico resistenza. Se si fa un uso eccessivo degli antibiotici si rischia che i batteri divengano più resistenti e di conseguenza diventa più difficile trattare le infezioni. L'uso scorretto degli antibiotici è uno dei fattori più importanti dell'antibiotico resistenza che ogni anno determina in Europa quasi 35mila decessi l'anno. Un terzo di questi è in Italia”, ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento all'evento di presentazione della campagna. “Si tratta di un emergenza di sanità pubblica a livello globale e infatti, tutti i Paesi stanno ponendo attenzione a questo fenomeno e si sta lavorando all'individuazione di soluzioni che siano efficaci”.
Sull'uso degli antibiotici in Italia “i numeri destano un po' di preoccupazione, ma anche una speranza di poterli migliorare: ci sono comportamenti poco virtuosi su cui dobbiamo incidere e per questo ben venga la campagna nazionale per un uso consapevole, diretta non solo ai cittadini ma anche a tutti gli operatori sanitari”, ha aggiunto il presidente dell'Aifa, Robert Nisticò. “Certamente è un problema non solo italiano, europeo, ma anche globale. In Italia non siamo messi beni, abbiamo a livello europeo il primato, insieme alla Grecia, sulla diffusione di questi germi resistenti: dobbiamo fare meglio, anche sulle infezioni nosocomiali. L'Italia - ha ricordato - entro il 2030 deve ridurre del 18% il consumo degli antibiotici ad uso umano e portare almeno al 65% il consumo totale di antibiotici del gruppo Access, quelli più utilizzati. Bisogna ottimizzare gli antibiotici, utilizzare quelli giusti e cercare di non usare quelli considerati come ultima spiaggia, quelli del gruppo Reserve. Nel 2023 rispetto al 2022 si è osservato un aumento del 6,4% dell'uso degli antibiotici, che si attesta ai livelli prepandemici, ma i livelli più elevati sono al Sud. C'è un divario regionale che non si spiega dal punto di vista farmaco-epidemiologico. Bisogna mettere in campo tutta una serie di comportamenti virtuosi per minimizzare l'uso inappropriato di antibiotici, l'ottimizzazione del consumo, non solo per uso umano ma anche in agricoltura. Andremo verso un uso sempre più ristretto per gli antibiotici, un mercato che è già limitato. Come AIFA lanceremo una Appa dedicata ai medici che, in base alle indicazioni dell'OMS, darà informazioni con le indicazioni aggiornate sul corretto uso degli antibiotici”, ha concluso il presidente dell'Agenzia del Farmaco.